Rimini, arriva il 'galateo' per i negozi

Ecco i nuovi regolamenti per gli esercizi commerciali della zona mare

Il degrado nella zona mare

Il degrado nella zona mare

Rimini, 22 maggio 2018 - Un 'galateo' di soli otto articoli, per ridare dignità e decoro alla zona mare e alle sue attività commerciali. E’ stato presentato dall’amministrazione comunale alle associazioni di categoria, sotto forma di manuale per le imprese, indirizzato ad attività commericali, artigianali e pubblici esercizi. Contiene regole per l’esposizione di merci, collocazione di arredi, pubblicità e occupazione di suolo pubblico. Obiettivo è mettere la parola fine alla ‘casbah’ inquietante che caratterizza ampi tratti di lungomare e dei viali delle Regione.

Titolo: ‘Nuovo regolamento comunale per la valorizzazione dell’offerta commerciale sul territorio del Comune di Rimini’. Già approvato dal consiglio, sarà inviato a breve alle associazioni di categoria, sotto forma di volantini. Ecco alcune le novità principali. «Non si possono esporre all’esterno dei locali prodotti riservati ai maggiorenni: ad esempio armi, alcoolici o superalcoolici, tabacchi, articoli erotici». No ai «cartelloni bifacciali posati al suolo su cavalletti, consentiti solo alle edicole e alle attività di noleggio moto e cicli che non hanno un locale a disposizione». Ancora: «Non è consentito sovraccaricare gli spazi espositivi. Il numero di espositori che si possono utilizzare è limitato; al massimo, si può arrivare ad occupare il 45 per cento dell’area disponibile»; «Non è consentito appendere la merce ai muri, agli stipiti, ai serramenti, alle tende o agli ombrelloni, né agli alberi o ai pali della luce o ai segnali stradali»; «Non sono ammessi, all’aperto, espositori refrigerati per bevande». Inoltre, «le vetrine devono servire solo per l’esposizione delle merci all’esterno. Non è consentito il loro oscuramento o l’installazione, all’interno dei locali, di scaffalature o altri mobili».

Quando l’attività è chiusa, si può esporre un avviso «purché non sia scritto a mano, ma col pc». Durante il periodo di chiusura stagionale (superiore a tre mesi) «devono essere rimossi gli elementi di arredo e le installazioni provvisorie, eccetto le pedane». Le disposizioni riguardano tutta l’area esterna ai locali comprese le porzioni di suolo privato. Le imprese potranno presentare progetti di area indirizzati a disciplinari specifiche zone. Nel regolamento vengono individuate le relative sanzioni, che saranno pesanti (fino alla chiusura). «Tramite queste poche ma importanti novità – dice l’assessore Sadegholvaad – sarà possibile valorizzare i tanti investimenti e interventi pubblici e privati fatti, migliorando l’immagine della città».