Geat, il Pd spinge Galli Ora tocca alla sindaca

I dem hanno indicato tre nomi: l’ex assessore in pole per la presidenza. Nella lista consegnata alla Angelini ci sono anche Masi e Silvia Solfrini

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Tre nomi e una scelta che pare già fatta. Per Geat la fumata bianca potrebbe arrivare in giornata e per la presidenza il nome di Fabio Galli è quello che supera di gran lunga le chance dei potenziali avversari.

Alla fine il Pd ha consegnato alla sindaca Daniela Angelini una rosa di tre nomi tra cui valutare il profilo per ricoprire il ruolo di presidente della società partecipata. Tre nomi li hanno fatti anche le altre forze di maggioranza dando la possibilità al primo cittadino di sfogliare una grande margherita, scegliendo i petali per andare a ricoprire i ruoli di consigliere e presidente. C’è voluta una settimana di muro contro muro tra il Partito democratico e la sindaca per portare i dem a presentare più nomi. Inizialmente il partito aveva unicamente indicato il profilo dell’ex segretario Alberto Arcangeli. Nessuna rosa, ma solo un nome. Poi Arcangeli, visto il clima tutt’altro che sereno, ha deciso di farsi da parte, e dal partito è uscita una rosa di tre nomi. Oltre a Fabio Galli ci sarebbe Marino Masi, il tesoriere del partito e figura legata politicamente al Pd più di quanto lo fosse in precedenza Arcangeli, che si era dimesso dalla segreteria. Infine il terzo nome è quello di Silvia Solfrini, candidata nella lista del partito in giugno alle elezioni amministrative, ma non eletta in consiglio comunale.

Visto l’esito delle elezioni, non c’erano in maggioranza resistenze alla possibilità che fosse una figura indicata dal Pd a ricoprire il ruolo di guida nella società partecipata di cui il Comune detiene il 98% delle quote. Sulla figura di Galli non si vedono resistenze come quelle nate su Arcangeli.

Ma in ballo non c’è solo la presidenza. In maggioranza l’idea è quella di far crescere la società partecipata nei servizi erogati. Gli ambiti non mancano, dalla transizione energetica agli investimenti prodotti dai fondi Pnrr le opportunità vanno solo cercate. Dunque nella società potrebbe cambiare qualcosa in più del solo consiglio di amministrazione. C’è anche la figura del direttore amministrativo da tenere in considerazione. Dovrebbe essere l’ulteriore tassello di cui parleranno i partiti e le civiche.

In questo caso, tuttavia, non basta un politico, ma servono competenze specifiche. Il nome che circola è quello di Mauro Villa, professionista con un passato da consigliere comunale e un presente nella lista civica Uniamo Riccione.

Andrea Oliva