"Le tensioni sociali e la violenza dilagante a cui assistiamo si riverberano anche tra le mura domestiche", ci dice l’avvocato Luca Iannaccone. "Crescono le separazioni conflittuali e nei casi più gravi diviene necessario, anche attraverso l’intervento dei Servizi sociali, tutelare i minori. Le persone e di conseguenza i genitori, sono spesso rancorosi, cresce l’animosità, e la famiglia diviene il luogo in cui questi atteggiamenti si amplificano. Lo stesso Tribunale e il Comune di Rimini hanno rinnovato (2023) un Protocollo di intervento per affrontare la gravità di determinate situazioni". La coppia finisce per divenire lo specchio dei tempi. "Assistiamo a legami affettivi sempre più fragili, nelle coppie il rapporto si conclude anche per futili motivi. In tutti questi casi a soffrire sono per primi i bambini. Le situazioni più complesse e gravi sono quelle caratterizzate dalla violenza familiare. In molti casi la separazione è vissuta dai figli come un lutto. Dove necessario, bisogna intervenire per sostenere il minore". Oltre alle violenze fisiche, "dobbiamo considerare anche quelle psicologiche, non meno importanti e pericolose, che si riscontrano quando la coppia non riesce a separarsi in maniera ‘civile’. Per fronteggiare queste situazioni e accostarsi ad una ‘buona separazione’ è necessario che padre e madre maturino la consapevolezza che, ancorché separati, genitori si rimane e che ai loro figli va garantito il diritto alla bigenitorialità". Per l’avvocato Salvatore di Grazia, "sono sempre più frequenti le condizioni che vedono i figli rifiutare un genitore. L’affido dovrebbe essere condiviso, ma di fatto spesso assistiamo a un genitore che lo tiene con sé per la maggior parte del tempo, e vi sono casi in cui il bambino viene visto come strumento di vendetta, cosa che porta poi il minore al rifiuto dell’altro genitore. Purtroppo è un fenomeno abbastanza diffuso. In questo caso vi sono giudici che abdicano, limitandosi a prendere atto del fatto che il figlio non vuole vedere l’altro genitore, ma lo ritengo un errore". Per Di Grazia, "andrebbe rivisto anche il sistema dell’0affido che a volte finisce per diventare una adozione mascherata. Ho trattato il caso di genitori che per motivi contingenti non potevano prendersi cura dei figli, ma i bambini si sono ambientati a tal punto nella famiglia affidataria che non volevano più vedere i propri genitori".
Cronaca"Genitori rancorosi e legami affettivi sempre più fragili"