Gessica Notaro, le motivazioni della sentenza di Appello

Il capoverdiano condannato a 15 anni nel processo bis. "Ferma volontà di punire per sempre la vittima". Pronto il ricorso in Cassazione. La vittima: "Fatta giustizia"

Gessica Notaro lavorava con i delfini a Riccione

Gessica Notaro lavorava con i delfini a Riccione

Rimini, 27 aprile 2019 – Da 18 anni di carcere – 10 per aggressione con l'acido e 8 per stalking - a 15 (e 5 mesi) cumulativi. La sentenza della Corte d'Appello di Bologna per l'aggressione di Edison Tavares contro Gessica Notaro del 10 gennaio 2017 ha comportato per il capoverdiano un leggero sconto di pena. Ora, è arrivata la motivazione di quella sentenza. Il gesto di Tavares “appare plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso”, scrivono i giudici. A presiedere la corte, a novembre scorso, era stata una donna, Milena Zavatti, mentre il giudice estensore è stata Luisa Raimondi. 

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Nel condannare il capoverdiano di 31 anni, i giudici prendono in considerazione anche “la straordinaria gravità della condotta e del danno” e la “premeditata insidiosità” della condotta stessa. Elementi che “se giustificano l'elevata sanzione penale, al contempo si riverberano sulla valutazione della personalità dell'imputato”. Su questo concorrono anche i significativi precedenti dell'imputato che, “sebbene relativi a fatti non paragonabili per gravità” come l'aggressione con l'acido “contribuiscono ad illuminarne una personalità pronta a risolvere le situazioni di conflittualità tramite condotte illecite e sopraffattorie”. 

Gessica (foto), inoltre, viene giudicata attendibile nel suo racconto dalla Corte che definisce la sue dichiarazioni “logiche, dettagliate e coerenti”, mentre su Tavares si fa rilevare che l'imputato non ha dichiarato nulla sul punto in udienza, per proporre una diversa versione dei fatti in ordine ai suoi movimenti di quella sera. Oltre alle parole di Gessica, contro di lui ci sono inoltre una serie di circostanze, tra cui l'assenza di alibi e il ritrovamento di tracce di acido sulla sua tuta e sulle scarpe.

Il legale del capoverdiano Riccardo Luzi annuncia il ricorso in Cassazione: "Ora sarà la Cassazione a dover chiarire alcuni punti. La Corte di Appello non scioglie il quesito sul doppio processo, inoltre la parte per così dire emotiva delle motivazioni, risulta debole. Prepariamo il ricorso in terza istanza"

“'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE”. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello. La showgirl riminese cita una frase del verdetto e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.