Gessica Notaro torna a lavorare con i delfini

Nel 2007 l'aggressione con l'acido, il suo ritorno come addestratrice al parco Oltremare di Riccione: "Quante emozioni, più che a Sanremo". E racconta il suo rapporto di amicizia con gli animali

Riccione, 2 luglio 2022 - Li aveva lasciati 12 anni fa, oggi li riabbraccia. Gessica Notaro - che 10 gennaio 2017 viene aggredita e sfregiata con l’acido a Rimini dall’ex fidanzato, che lei aveva lasciato e denunciato perché violento, Edson Tavares - è tornata a lavorare con gli amati delfini al parco Oltremare di Riccione.

"Oggi sono più emozionata di quando sono salita sul palco dell'Ariston per il Festival di Sanremo", il suo commento mentre rientra a far parte della squadra degli addestratori. 

Gessica Notaro con i delfini al parco Oltremare di Riccione
Gessica Notaro con i delfini al parco Oltremare di Riccione

Questa mattina ha sorpreso il pubblico raccontando la propria storia e parlando del rapporto di amicizia che la lega da sempre agli animali. Con i colleghi di Oltremare, racconta, si sente a casa. "Se sono diventata quello che sono oggi è anche merito di queste persone, con le quali ho trascorso diversi anni della mia vita".

"In questi 12 anni sono visibilmente cambiata ma ai delfini non interessa. Per loro sono sempre la stessa Gessica - spiega - I nostri amici animali, a differenza nostra, non sono dotati dell'uso della parola. Nonostante comunichino con un linguaggio non verbale, riescono forse a capirsi meglio di noi. E ogni giorno ci ricordano l'importanza di valori come amicizia, affetto, amore, rispetto. Cose che a volte noi umani dimentichiamo. Forse perché siamo troppo occupati a giudicare il prossimo". 

Fidanzata con il campione di equitazione Filippo Bologni, negli ultimi hanni la Notaro ha lavorato anche in tv partecipando a Ballando con le Stelle (terza classificata) nel 2018, due anni dopo si ricorda la sua partecipazione come ospite a Sanremo. E ha scritto un libro autobiografico, "Nata sotto una buona stella", ulteriore testimonianza della sua lotta quotidiana per aiutare le persone vittima di violenza. 

L'ex Edson Tavares è stato condannato a scontare 15 anni, 5 mesi e 15 giorni di reclusione, l'anno scorso la Cassazione gli ha negato le attenuanti. "Nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa" può "contribuire" ad "attenuare la gravità della condotta" di chi procura sfregi permanenti - come quelli prodotti dal lancio dell’acido - all’ex partner. Specie se le lesioni gravissime sono frutto di un piano ordito con "lucida preordinazione di mezzi e modi e non soggetta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della emotività", si leggeva nella motivazione