Rimini, il fidanzato di Gessica: "Eddy voleva uccidermi con una balestra"

Parla per la prima volta il giovane cubano

Rimini, l'arrivo di Gessica Notaro in tribunale (foto Petrangeli)

Rimini, l'arrivo di Gessica Notaro in tribunale (foto Petrangeli)

Rimini, 28 aprile 2017 - "Ho sempre cercato di evitare Tavares, ma ero condizionato dalla sua presenza. Ovunque andassimo io e Gessica, lui c’era». «Il cubano bianco», così Tavares ha battezzato Allen Esposito Linares, 37 anni, l’attuale fidanzato della ragazza che ieri mattina ha testimoniato nel processo che vede il capoverdiano accusato di stalking. «Ti ammazzerò perchè mi hai tradito», aveva promesso ad Allen, avvertendo che l’avrebbe fatto con una balestra, la stessa che poi gli trovarono a casa.

Linares è capo addestratore al Delfinario, ed è lì che ha conosciuto Gessica. «All’epoca ero fidanzato, ma Tavares e la mia ragazza si erano convinti che tra me e Gessica ci fosse una relazione. Ma si sbagliavano, eravamo soltanto amici e colleghi». Tavares però era fuori di sè, convinto che Gessica gli preferisse il cubano, ed erano cominciate le scenate e le minacce di morte. Più volte, racconta Linares, il capoverdiano l’aveva insultato e minacciato pesantemente, al punto che erano stati costretti a chiamare la polizia perchè era diventato violento. Ogni volta Gessica cercava di calmarlo, ma alla fine lei lo aveva lasciato e il Delfinario l’aveva licenziato. A Gessica dispiaceva per Tavares e aveva addirittura chiamato Lele Mora (citato tra i testimoni della difesa) che conosceva, perché gli trovasse un lavoro.

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«Io e Gessica ci siamo messi insieme soltanto dopo, ma quando lei tornava a casa, lo trovava ad aspettarla nel parcheggio. In un’occasione, Tavarese ha provato o finto di impiccarsi con una corda al cancello di casa sua». Dopo Capodanno stranamente era tornata la calma, fino a quella sera del 10 gennaio scorso. «Eravamo stati al maneggio San Paolo, e siamo arrivati sotto casa di Gessica dove io avevo lasciato la macchina. Avevamo paura che lui fosse come sempre lì intorno ad aspettarla e abbiamo guardato ovunque, controllando l’intera zona. Non l’abbiamo visto, e a quel punto ho aspettato che Gessica entrasse nel cortile e me ne sono andato. Un quarto d’ora dopo mi ha chiamato dal pronto soccorso: «Eddy mi ha buttato l’acido in faccia». Allen parla a lungo, mentre Tavares lo guarda fisso con gli occhi socchiusi, come una sfida a distanza, scuotendo spesso la testa. La sensazione è che non gliela abbia ancora perdonata.