Gessica Notaro, Tavares tenta di nuovo il suicidio

Il capoverdiano è in carcere a Piacenza. Pochi giorni fa la sentenza d’Appello

Tavares al processo per l'aggressione all'acido a Gessica Notaro

Tavares al processo per l'aggressione all'acido a Gessica Notaro

Rimini, 18 novembre 2018 - Ci ha provato anche ieri. Edson Tavares, stando a voci ben informate, avrebbe tentato il suicidio, nel carcere di Piacenza dove è attualmente detenuto. Un gesto che appare più che altro dimostrativo visto che il capoverdiano non è stato trasportato in ospedale e le sue condizioni non risulterebbero gravi.

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Uno dei suoi avvocatI Riccardo Luzi dichiara: «Non ci hanno informato di nulla dal carcere, ma se la notizia fosse vera, sarei molto preoccupato». Il capoverdiano, 30 anni, condannato pochi giorni fa dai giudici della Corte di Appello di Bologna a quindici anni, 5 mesi e 20 giorni per aver aggredito con l’acido e perseguitato l’ex fidanzata, la showgirl riminese, Gessica Notaro, non è nuovo a tentativi di suicidio. Con questa sarebbe la terza volta che l’ex fidanzato della Notaro cerca di farla finita da quando si trova dietro le sbarre per l’agguato a colpi di acido. Ci aveva provato a Forlì due volte, nel maggio del 2017, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. La seconda volta c’erano voluti cinque agenti penitenziari per fermarlo dal suo folle gesto quando aveva cercato di strangolarsi con una catena.

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Dal carcere di Piacenza non trapelano ulteriori indiscrezioni. Si sa solo che il capoverdiano avrebbe tentato di farla finita, ma il gesto sembrerebbe assomigliare ad una vera e propria richiesta d’aiuto dopo la nuova sentenza che gli ha sì ridotto la condanna a quindici anni, 5 mesi e venti giorni, periodo che dovrà, comunque, passare dietro le sbarre prima di essere espulso dall’Italia. Lui, però, continua a dichiararsi innocente: «Non sono stato io a sfregiare Gessica», ha ribadito, ancora una volta, ai suoi avvocati. Ed i suoi difensori, gli avvocati Riccardo Luzi, Alessandro Pinzari e Andrea Tura, preannunciano il ricorso in Cassazione.

«La professione di innocenza e la presenza di palesi, lampanti e gravi incongruenze in ordine ai fatti contestati, di cui evidentemente non è stato tenuto conto nella sentenza di Appello–dichiarano i legali del capoverdiano– ci impongono il dovere di anticipare fin d’ora il ricorso in Cassazione». Di tutt’altro avviso, l’avvocato Fiorenzo Alessi che, con il figlio Alberto, assiste Gessica.

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«E’ UN suo diritto continuare a proclamarsi innocente. Come avvocati della parte offesa, nessuna osservazione o rilievo. Però lasciateci una constatazione: fino ad ora, tutti i giudici che nelle diverse fasi processuali hanno giudicato e sentenziato in nome del popolo italiano, hanno ritenuto l’imputato colpevole dei gravi reati contestatigli».