Gessica Notaro, 15 anni a Tavares: "Per me questa è una liberazione"

La riminese e la decisione dei giudici: "Ma non posso perdonare chi non si è pentito. Ora mi sento più forte e determinata che mai"

Gessica Notaro non era presente ieri in aula a Roma

Gessica Notaro non era presente ieri in aula a Roma

Rimini, 16 dicembre 2020 - "Giustizia è fatta. Sognavo questo momento da tanto, tantissimo tempo. Ora mi sento più libera". Dimenticare quello che ha subito e dovrà subire ancora, a causa dell’agguato con l’acido di quella notte, "è impossibile". Anche se è finita la vicenda giudiziaria, con la condanna definitiva di Tavares ieri in Cassazione, quella porta per Gessica Notaro "non si chiuderà mai. Ma io non ho più paura, né di lui né di nessun altro". La Notaro non era presente ieri in aula a Roma. Quando i suoi avvocati l’hanno chiamata al telefono, per darle la notizia, "ero in auto": guidava per raggiungere il suo nuovo fidanzato, il campione d’equitazione Filippo Bologni.

I giudici della Cassazione non hanno fatto sconti a Tavares: temeva un verdetto diverso? "No, speravo in questa sentenza. Che conferma che ho fatto bene a fidarmi dei giudici e della magistratura. Ora nessuno potrà più dire che Tavares è innocente. Nemmeno i suoi avvocati, che in questi mi hanno attaccato pesantemente. Hanno fatto sentire me sul banco degli imputati, perché ho parlato pubblicamente e in televisione della vicenda. Quando io, invece, credo di essermi sempre comportata da signora, nonostante sia la vittima".

Durante la sua partecipazione a ’Ballando con le stelle’ i legali di Tavares avevano chiesto alla Rai di non trattare più il caso in tv. Si riferisce a questo? "Anche, e non solo. E mi hanno attaccato anche in aula. Battute, frecciate. Sono arrivati a invocare le attenuanti generiche per lui, sostenendo che io avevo avuto un atteggiamento provocatorio nei suoi confronti. Ma il fatto che io avessi continuato a parlargli, a essergli amica dopo che ci siamo lasciati, non era affatto una provocazione: volevo evitare quello che purtroppo è puntualmente successo. Sapevo che prima o poi la sua rabbia sarebbe esplosa".

Da quando è in carcere Tavares le ha mai scritto? Ha chiesto mai il suo perdono? "No, mai. E io non posso perdonare chi non si è pentito. Lui si è sempre professato innocente, i suoi legali hanno tentato di farlo passare per innocente. La sentenza della Cassazione mette fine a tutto. Per me è una liberazione, anche se dovrò combattere con questo incubo per il resto della vita. Non è solo il mio corpo a portare i segni dell’aggressione di quella notte del 10 gennaio 2017 (Gessica si sottoporrà al trapianto della cornea il prossimo anno): anche l’anima è sfregiata. Ma ora posso guardare avanti, pensare al futuro, con più serenità".

Il suo presente è al fianco di Filippo Bologni: vi capita spesso di parlare dell’aggressione? "Sa bene quello che ho provato e che provo, ma preferisco non parlarne. Lui è il regalo più bello, più puro che la vita mi ha fatto, e non voglio che il passato interferisca con il presente".

La sentenza del suo caso era attesa anche da tante donne che, come lei, sono state o sono tuttora vittime di violenza: a loro cosa sente di dire? "Parlate, denunciate, non chiudetevi in voi stesse. Trovate la forza di farvi avanti, e fidatevi. Io l’ho fatto, e sono contenta di come è andata. Devo ringraziare per questo anche i miei avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi. Non sono stati solo bravissimi a livello professionale, ma sono diventati due pilastri della mia vita, anche dal punto di vista umano. Non finirò mai di ringraziarli per quello che hanno fatto".

Come riparte la sua vita, dopo il verdetto dei giudici? "Penso alla mia carriera, alle persone che mi vogliono bene, alle tante donne che si rivolgono a me in cerca di aiuto. Con la sentenza si chiude la partita giudiziaria, non si richiuderà la ferita che ho dentro ma ora mi sento più forte e più determinata che mai. E parlerò sempre, se questo potrà aiutare altre donne a denunciare le violenze che subiscono".

Gessica Notaro fidanzata con il campione di equitazione Filippo Bologni