LORIANO ZANNONI
Cronaca

Già venduti 1.900 biglietti: "È un evento storico"

Subito fila al botteghino nel primo giorno di apertura: gara1 verso il sold out. L’attesa dei tifosi: "Nessuno vuole perdersi un appuntamento così importante".

Subito fila al botteghino nel primo giorno di apertura: gara1 verso il sold out. L’attesa dei tifosi: "Nessuno vuole perdersi un appuntamento così importante".

Subito fila al botteghino nel primo giorno di apertura: gara1 verso il sold out. L’attesa dei tifosi: "Nessuno vuole perdersi un appuntamento così importante".

La febbre, a quattro giorni di distanza dalla prima partita, è già altissima in città. Rimini vuol far sentire tutto il suo appoggio a Rbr e ieri, nella prima giornata di vendita di biglietti per gara1 di finale, il botteghino al Flaminio è stato letteralmente preso d’assalto. Già alle 10 del mattino, l’orario di apertura, la fila davanti alla biglietteria era lunga diversi metri, con decine di persone costantemente presenti. Una calca che è aumentata col passare dei minuti, per acquietarsi un po’ nel primo pomeriggio e per riesplodere prepotentemente prima della chiusura delle 19. Sono già oltre 1.900, su 3.118 disponibili, i biglietti di gara1 venduti, con i non numerati già esauriti (a meno qualche abbonato non confermi il suo posto entro domani alle 15 e dunque i tagliandi vengano rimessi in circolo). Tutti vogliono essere presenti domenica alle 20.15, quando comincerà la serie finale con Cantù. "È un momento storico per la città e bisogna esserci – dice Luca Ioli, uno dei sostenitori che è riuscito ad accaparrarsi il biglietto, che peraltro nel Basket Rimini ci ha anche giocato –. Mi aspettavo la fila alla biglietteria, la Rimini cestistica risponde sempre quando è il momento. Cosa chiediamo alla squadra? Di giocarsela fino in fondo. Cantù mi ha impressionato, ma siamo arrivati qui e abbiamo il fattore campo a favore. Proviamoci".

C’è chi ha confermato il posto da abbonato in prelazione e chi ha acquistato il biglietto per la grande voglia di assistere a un evento storico. Come Nicole Zamagna: "Per la storia di Rimini e anche la sua caduta, il poter tornare in poco tempo a questi livelli è davvero fantastico. La squadra ha già dimostrato tanto e, per questa finale, mi vien solo da chiedere di dare il meglio. Sono sicuro che lo faranno". Biglietti non numerati, poltroncine rosse, bianche e parterre. Il giallo a bordocampo, come per Maurizio Morolli: "È da tanto che sogniamo questa possibilità, il poter lottare per la A, e siamo contentissimi del momento. Alla squadra chiediamo di poter lottare come ha fatto fino ad adesso, a parte quel periodo di buio in regular season. Alla città, invece, chiediamo un palazzetto decente, perché quello attuale non lo è". Al Flaminio anche le famiglie, il padre col figlio. "Alcuni amici sono stati anche mezzora in fila, io solo dieci minuti. Ma ne vale la pena – dice Alessandro Corsi, che andrà al Flaminio in gara1 e gara2 col figlio –. Vogliamo giocarcela, Cantù ci ha battuto due volte in campionato e vogliamo rifarci". Un’infinita voglia di esserci. "Tanta attesa per questa partita – dice Mirko Monari –. Da abbonato, ho confermato il posto in prelazione. Chiediamo il massimo, speriamo in una bella finale".

Loriano Zannoni