Mamma di 28 anni muore durante il sonno a Rimini

Ex pattrinatrice azzurra, Giada Dall’Acqua era andata a riposarsi dopo pranzo

Giada Dall'Acqua

Giada Dall'Acqua

Rimini, 12 ottobre 2018 - È andata a riposarsi e non si è più svegliata. È morta così Giada Dall’Acqua, 28 anni, residente a San Giovanni in Marignano, mamma di una bambina di un anno e mezzo e pattinatrice della «Pietas Julia» di Misano, con alle spalle anche dei trascorsi in maglia azzurra. Una tragedia, la sua, che per certi versi rimane ancora inspiegabile. Se è vero, infatti, che si tratta senza dubbio di morte naturale, resta ancora da chiarire l’origine del male che ha colto – forse nel sonno – la 28enne. Sarà l’autopsia, con ogni probabilità, a fornire delle risposte ai familiari e agli amici di Giada, che ora non riescono a darsi pace.

Mercoledì scorso, dopo pranzo, la ragazza aveva deciso di andare a riposarsi un po’, come a volte le capitava di fare. Sarebbe stato il marito, rientrando in casa, a trovarla senza vita sul divano, dopo aver tentato per tutto il pomeriggio di contattarla al cellulare. L’ha chiamata per nome, ma non c’è stato nulla da fare: Giada non riapriva gli occhi. A quel punto è partita la telefonata al 118. Sul posto si è precipitata un’ambulanza a sirene spiegate: i sanitari hanno provato in tutti i modi a rianimarla, ma alla fine non hanno potuto far altro che constatare il decesso. «Era una ragazza in salute, una sportiva: siamo senza parole» racconta chi la conosceva.

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Una notizia, quella della morte di Giada, che si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno sulla comunità di San Giovanni, dove la giovane abitava insieme al marito, e su quella di Misano, la città in cui era cresciuta, in cui aveva frequentato le scuole e dove aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo del pattinaggio artistico, sport che nel corso degli anni era diventato una delle sue ragioni di vita, portandola anche a competere a livello nazionale ed europeo e poi a diventare un’istruttrice. Da tempo collaborava con la «Pietas Julia», la scuola di pattinaggio di Misano che era diventata un po’ la sua seconda casa.

Decine e decine i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia che, nelle ultime 24 ore, hanno tappezzato la bacheca Facebook di Giada. Un fiume di lacrime e dolore che è subito straripato sulle pagine dei social network. «Questa notizia mi ha spaccato il cuore! – scrive un amico della 28enne – Giadina è cresciuta con l’amore per il pattinaggio. Una vita strana e crudele le ha impedito di continuare a scivolare su quelle rotelle. Io spero con vero sentimento che ora possa volare e volteggiare come un angelo nel cielo». «Sarai sempre nei nostri cuori: ora insegna agli angeli lassù a pattinare».