LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

La chiave del giallo, Manuela intercettata: “Ho mandato fuori di testa Louis”

Secondo gli investigatori, Dassilva avrebbe agito con lo scopo preciso di togliere di mezzo Pierina, vista come un ostacolo alla relazione con la nuora della vittima. I messaggi che li tradiscono

La chiave del giallo, Manuela intercettata: “Ho mandato fuori di testa Louis”

Rimini, 17 luglio 2024 – È il 6 gennaio. Manuela Bianchi sta parlando con il fratello Loris del delitto di Pierina e del possibile coinvolgimento di Louis Dassilva. Manuela è preoccupata e lo dice chiaramente al fratello.

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Louis Dassilva con la moglie Valeria e l’amante Manuela Bianchi
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Teme, con il suo atteggiamento, con la sua ansia dovuta alle tensioni con la suocera Pierina, di aver scatenato una reazione, di aver “mandato fuori di testa” Louis.

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Secondo gli inquirenti, coordinati dal pm Daniele Paci, la chiave del giallo di via Del Ciclamino è tutta lì. Da quelle parole, intercettate dagli investigatori, sembra trasparire il sospetto (forse la certezza?) della colpevolezza dell’amante senegalese e vicino di casa. Insieme alla consapevolezza di essere stata probabilmente la miccia che ha innescato tutto.

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“Non me lo posso perdonare... dovevo lasciar perdere tutto... non dovevo mandare fuori di testa nessuno”. Per gli investigatori, d’altra parte, il mistero sulla morte di Pierina Paganelli ruota essenzialmente attorno a quel pianerottolo, al terzo piano del condominio del civico 31.

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Lì dove si è consumata, per mesi, la storia d’amore clandestina tra Louis e Manuela, nuora della vittima. Una storia fatta di incontri fugaci e messaggi scambiati su WhatsApp e Telegram.

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All’insaputa del marito di lei, Giuliano Saponi. E della moglie di lui, Valeria Bartolucci. Una liaison segreta ma non troppo, se è vero che tutti, nel palazzo, sapevano. E allora – questo è il teorema degli investigatori – Dassilva avrebbe agito con uno scopo ben preciso: rimuovere Pierina, vista come possibile ostacolo alla relazione con Manuela. La Paganelli sapeva che la nuora aveva un “altro”, pur non conoscendone l’identità.

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Ne aveva parlato, al telefono, con i figli Giacomo e Chiara, il 30 settembre. Valeria però aveva sentito tutto e lo aveva riferito a Manuela. “Dicono che ti sei invaghita di un altro”. Eccola qui la paura della Bianchi e, per riflesso, di Louis. Se l’anziana avesse rivelato tutto, la sua vita, quella del 34enne senegalese, sarebbe andata in frantumi. Addio al matrimonio con Valeria e alla sicurezza economica che ne derivava. E addio anche a Manuela, che a quel punto sarebbe stata disassociata dai testimoni di Geova e messa al bando dai familiari. Tutto cancellato con un colpo di spugna. Avrebbe dovuto interrompere, per sempre, il legame con la Bianchi, sbocciato mesi prima del delitto, attorno marzo o aprile, con scambi di messaggi “affettuosi”.

E poi proseguita per mesi, anche dopo l’omicidio, con scambi di messaggi attraverso la funzione ‘storia’ di Telegram e persino doni e pacchetti lasciati nel disimpegno del garage, a pochi metri da dove è stato ritrovato il corpo di Pierina.

Verso aprile del 2023 Manuela si era presa una pausa di riflessione dal marito Giuliano. Che però a maggio era rimasto coinvolto nell’incidente in bici. Durante il ricovero di Saponi, i due avevano avuto campo libero per coltivare la relazione. Anche di recente, Dassilva ha ribadito agli inquirenti che lui non era innamorato di Manuela. Che era solo una storiella passeggera. Ma dai messaggi traspare un sentimento diverso. “Io non ti lascerò mai”, scrive Louis. Siamo alla fine di settembre, e il metalmeccanico sente di dover stare vicino all’amante, divisa tra “un marito” da accudire, “la figlia e la fede”. Entrambi vivono con una spada di Damocle sul capo: se la loro storia segreta viene a galla, è la fine. Lei gli confessa: “Non riesco a stare senza di te”. Lui cerca di farle forza: “Quelli ti trattano come una serva”.

Manuela e Louis messaggiano in continuazione. Anche alle 21.15 del 3 ottobre 2023, un’ora prima che Pierina venga massacrata. Siamo alla vigilia del ritorno a casa del marito Giuliano dopo la riabilitazione. Ma la Bianchi parla anche dei timori per quello che accadrà il giorno dopo, quando dovrà comparire al cospetto degli “anziani. A dei testimoni di Geova. Alle 22.15, Manuela augura la buona notte a Louis, ma lui non le risponde. Dov’è, in quel momento, il 34enne? Il giorno dopo, alle 20.30, i due amanti sono nella sala d’attesa della Questura. La donna chiede a Louis di rassicurarla sulla sua innocenza. “Tra di noi non cambia niente. Lei si copre il volto con la mano. Per gli inquirenti la reazione parla chiaro: Manuela ha capito, forse, che ha davanti l’assassino.