LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Giallo di Rimini, il presunto amante di Manuela: “Diremo alla polizia dove eravamo”. Video

Louisse Dassilva e la moglie Valeria: “Ci state rovinando la vita, noi siamo tranquillissimi”

Rimini, 12 ottobre 2023 – “Lasciateci stare. Ci state rovinando la vita. Dov’eramo quella sera? Lo diremo agli inquirenti, se mai ce lo chiederanno.”. Sono le parole di Louisse Dassilva (video), che ha ferite ad una gamba e al braccio che dice di essersi procurato cadendo in moto, e della moglie Valeria, vicini di casa di Pierina Paganelli, la donna massacrata con 17 coltellate. “Abbiamo diritto alla nostra privacy, noi siamo tranquillissimi”, ha aggiunto la moglie.

Louisse Dassilva con la moglie Valeria
Louisse Dassilva con la moglie Valeria

Tutti i nodi del giallo / Il figlio: Legame tra la mia aggressione e l’omicidio di mamma”

Oggi Dassilva e la moglie sono stati sentiti in Questura. L’uomo è indicato dagli inquirenti come il presunto amante di Manuela Angelini, la nuora di Pierina: è stata proprio Manuela a trovare il corpo della donna uccisa la mattina del 4 ottobre. 

Per l’omicidio non ci sono ancora indagati, anche se le indagini si stanno concentrando nell’ambito vicino alla vittima: da quello familiare a quello religioso, emerso per la prima volta nei sospetti dell’ex marito di Pierina Paganelli.

Ieri i tre figli di Pierina, Giuliano, Giacomo e Chiara Saponi, hanno affidato ai legali Monica e Marco Lunedei alcuni pensieri e fotografie per ricordare la madre in attesa del funerale, che si terrà probabilmente sabato alla sale del Tempio dei Testimoni di Geova di Rimini. “Ci piacerebbe tanto piangere nostra madre, ma al momento non ci è possibile - scrivono - Sono passati giorni ormai, ma non riusciamo ancora ad accettare che la donna di cui parlano tutti i notiziari e i giornali sia la mamma. Sentirla chiamare anziana, poi, ci strappa addirittura un piccolo sorriso. Sì, gli anni, quelli, non te li toglie nessuno, ma la mamma era una persona dinamica, piena di amicizie profonde e sempre impegnata in mille attività e passioni. Era quasi impossibile tenere il suo passo”.

Pierina era una donna forte e reattiva "aveva un intenso amore per i suoi nipoti, che considerava il dono più bello che la vita le avesse mai fatto - scrivono ancora i figli - Durante i mesi difficili dopo l'incidente di Giuliano ha lottato come una leonessa. Con il figlio in coma e in condizioni disperate, non ha mai perso la speranza. Chiunque andava a trovarla per incoraggiarla, alla fine ne usciva incoraggiato da lei. È un vuoto infinito. Un vuoto senza senso”.