
Alain Delon protagonista del film ’La prima notte di quiete’
La città arricchisce la propria toponomastica con cinque nuove intitolazioni che rafforzano il legame con la memoria collettiva e i valori fondanti della comunità. Tra le nuove intitolazioni spicca quella ai fratelli Guglielmo, Maria e Teresa Bronzetti, cui verrà dedicata l’area verde tra via Antonio Rosmini Serbati e la rotatoria con la Statale 16. Famiglia riminese di generosi benefattori, i Bronzetti si distinsero negli anni ’60 per due donazioni straordinarie a favore dell’Ospedale e dell’Istituto assistenziale della città. La loro memoria rappresenta ancora oggi un simbolo di altruismo e dedizione al bene comune.
Nel centro storico, tra le vie di Mezzo, del Passero, Ermete Novelli e Jano Planco, sorgerà il giardino dedicato a Giuditta Levato, prima martire calabrese del Dopoguerra nella lotta al latifondo. Bracciante e madre, Levato cadde nel 1946 per difendere i diritti dei contadini: il suo nome è oggi sinonimo di coraggio femminile e giustizia sociale.
A San Giuliano, sarà invece Maria Bergamas a essere ricordata nel giardino tra via Matteotti e via Tari. Madre del soldato Antonio, caduto nella Grande Guerra e mai identificato, fu scelta nel 1921 per selezionare la salma del Milite Ignoto. Il suo gesto ha incarnato il dolore silenzioso di tutte le madri italiane colpite dalla guerra.
Uno spazio verde nei pressi di via Flaminia Conca, tra le vie Santerno, Coriano e Montescudo, porterà il nome di Pio La Torre, politico e sindacalista assassinato dalla mafia nel 1982. Instancabile difensore della legalità, La Torre è stato promotore della storica legge che introdusse il reato di associazione mafiosa: la sua figura resta un baluardo contro la criminalità organizzata.
Infine, nel cuore di Marina Centro, il giardino lungo viale Vespucci sarà intitolato a ‘La prima notte di quiete’, il celebre film girato a Rimini da Valerio Zurlini nel 1972. L’opera è riconosciuta come il ritratto cinematografico più profondo della città, capace di raccontarne l’anima malinconica e introspettiva, lontana dai cliché turistici.