Riccione, 39enne chiede maxi risarcimento: "Il ginecologo mi ha rovinata"

Causa civile contro un noto specialista e il centro medico

Intervento col laser (immagine di repertorio)

Intervento col laser (immagine di repertorio)

Riccione, 24 gennaio 2019 - Si è sottoposta ad un intervento con il laser in una parte del corpo molto delicata. Ma non sapeva la donna, una trentanovenne riccionese (assistita dall’avvocato Katia Cappelli), che l’asportazione di una microciste, che fino ad allora non le aveva creato problemi, ne avrebbe, invece, provocati di ben più grandi. Ed adesso la donna, tramite il suo legale, ha intrapreso una causa civile per il risarcimento dei danni subiti contro la struttura dove è avvenuto l’intervento, il ginecologo ed il tecnico laser.

Chiede almeno cinquantamila euro la signora riccionese che, a suo dire, avrebbe riportato lesioni proprio nelle parti intime: «La mia vita non è più la stessa», ha più volte ribadito. Protagonisti della vicenda sono un noto ginecolo (assistito dall’avvocato Morena Ripa), un tecnico laser, (assistito dagli avvocati Angelo Scarpa ed Elisabetta Simeone), il centro medico dove è avvenuto l’intervento incriminato (assistito dall’avvocato Stefano Caroli). Tutto ha avuto inizio ad inizio estate del 2013. La donna riccionese si era recata nel centro medico per eseguire una visita ginecologica durante la quale aveva esposto al noto ginecologo la presenza di una microciste.

Niente che le provocasse dolore o altri fastidi. Sempre stando a quanto affermato dalla signora, sarebbe stato lo stesso dottore a suggerirle un trattamento medico con il laser, un intervento senza rischi. La paziente aveva chiesto rassicurazioni specificando che di lì a una settimana sarebbe partita per le vacanze, ma le parole del ginecologo che le parlavano di zero rischi, l’avevano convinta. Così si era sottoposta al trattamento, ma già durante la laserterapia aveva avuto dolori ed aveva chiesto di interrompere il tutto seppure fosse stata sedata.

Nonostante le rassicurazioni, i dolori si erano intensificati anche durante la notte tanto che la donna era stata costretta a correre in pronto soccorso dove le avevano diagnosticato delle lesioni provocate da laser. Sottoposta a terapia antibiotica per giorni, la donna aveva subito intrapreso una richiesta danni al centro medico ed alla struttura. Ed ora il caso è arrivato in tribunale. Ieri mattina sono stati ascoltati i testimoni indicati dalle parti: il difensore del ginecologo ha contestato la perizia presentata perché stilata da un esperto che in passato aveva già avuto a che fare con lo specialista in Ginecologia. Il giudice si è riservato sulla decisione. La battaglia a colpi di carte bollate è solo all’inizio.