DONATELLA FILIPPI
Cronaca

Giocatore condannato per stupro. Le donne: "Intervenga la Federcalcio"

L’Uds chiede una presa di posizione nei confronti dell’atleta che milita nel campionato sammarinese

Il consiglio direttivo di Unione donne sammarinesi

Il consiglio direttivo di Unione donne sammarinesi

"Ci aspettiamo una netta presa di posizione pubblica e un’azione nei confronti dell’atleta da parte della Federazione Calcio. Ci attendiamo anche che la politica e la società civile non lascino passare sotto silenzio un fatto di tale gravità". È Unione donne sammarinesi a chiedere che siano presi dei provvedimenti nei confronti del giovane calciatore italiano, ora tesserato in una squadra del campionato sammarinese di calcio, che qualche settimana fa è stato condannato in primo grado (quattri anni e otto mesi di reclusione) per violenza sessuale nei confronti di una 14enne. L’episodio risale al 7 ottobre del 2022. I due ragazzi avevano fatto conoscenza sui social e si erano incontrati in centro a Verona. Poi la tappa al fast-food dove la ragazza era stata aggredita dal giovane che aveva abusato di lei dopo averla trascinata con la forza nel bagno riservato ai disabili.

"Abbiamo prontamente scritto alla Federazione sammarinese giuoco calcio e, per conoscenza, al Cons – dicono da Unione donne sammarinesi – ma ad oggi ci è solo stato risposto che la Federazione non sarebbe ancora in grado di individuare il caso in questione. Abbiamo immediatamente fatto presente che, al di là del fatto che non dovrebbe essere difficile per una Federazione sportiva raccogliere informazioni sui propri affiliati, quello che a noi preme sapere è se la Fsgc è dotata di strumenti normativi che le consentano di intervenire in simili circostanze. Se non lo è, quali azioni intende comunque intraprendere di fronte a un caso di una simile gravità? Quali strade è necessario percorrere affinché siano previsti protocolli chiari di intervento?".

Udc mette sul tavolo anche altre questioni. "Già a fine gennaio avevamo appreso con profondo disappunto – scrivono – che nel rinnovo del Consiglio Federale della Fsgc non è stata riconfermata nemmeno l’unica delle due donne precedentemente presenti che si era ricandidata. Di più, tra i membri del nuovo team è stato scelto l’ex Capitano Reggente ancora ad oggi sotto giudizio per atti indecenti commessi durante il suo mandato nei confronti di una sua sottoposta. Siamo ben consapevoli che, in entrambi i casi, si tratta di reati per i quali non si è ancora arrivati a sentenza definitiva. Ciò non toglie che, se si vuole realmente difendere l’alta funzione educativa dello sport, non può essere questa l’immagine che il calcio vuole dare di sé".