Gnassi agli amministratori di condominio: “Fate giocare i bambini nei cortili”

Lettera del sindaco dopo la modifica del Regolamento di Polizia urbana

Bambini giocano

Bambini giocano

Rimini, 27 aprile 2015 - Ora che i bambini riminesi hanno riconquistato formalmente il diritto al gioco nei cortili, devono poterlo ‘esercitare’. E proprio per questo il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi ha preso carta e penna e scritto agli agli amministratori di condominio per sollecitarli a tutelare il diritto a giocare dei bambini e far sì che i cortili dei palazzi diventino sempre più luogo di aggregazione, anche intergenerazionale.

Questo grazie alla modifica del Regolamento di Polizia urbana approvata dal Consiglio comunale lo scorso 17 aprile. Tra le novità del regolamento infatti c’e’ anche l’introduzione di un articolo con il quale si garantisce il diritto dei bambini ad utilizzare spazi comuni per giocare. Nel dettaglio si stabilisce che “nei cortili, nei giardini e nelle aree scoperte delle abitazioni private deve essere consentito il gioco dei bambini, fatte salve le fasce orarie di tutela della quiete e del riposo stabilite dai regolamenti condominiali che, in tempo diurno, non possono avere durata superiore a ore quattro”.

Da qui la necessità di sensibilizzare gli amministratori di condominio affinché “i cortili e gli altri spazi possano essere messi a disposizione dei bambini ma anche anziani - scrive il sindaco nella lettera - liberandoli nel limite del possibile dalle auto e dotandoli di giochi e spazi verdi”.

Nel 1991 il Parlamento italiano ha recepito la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia che da quel momento è diventata legge del nostro Stato, ricorda il sindaco, e nell’articolo 31 la Convenzione afferma il diritto dei bambini al gioco. “La nostra società deve quindi operare perchè questo diritto venga difeso e garantito per tutti i bambini. Ho avuto modo purtroppo di rilevare che spesso, per decisioni prese anche in epoca lontana, i regolamenti dei condomini limitano o addirittura proibiscono il gioco dei bambini, negandogli in questo modo un diritto inalienabile. Il gioco infatti rappresenta uno strumento fondamentale per crescere ed è compito di chi amministra porre sempre maggiore attenzione affinché i bisogni e le aspettative dei nostri bambini vengano soddisfatti”.

Da qui l’invito agli amministratori di impegnarsi per rivedere i regolamenti di condominio, cancellando le prescrizioni che ostacolerebbero la possibilità dei bambini di giocare liberamente.

Fonte Dire