Giorgetti: "Gli hotel i più colpiti È un salasso che erode gli utili"

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"Gli alberghi stanno ricevendo in questi giorni le bollette dell’energia elettrica del mese di luglio: rispetto al luglio di un anno fa gli aumenti sono stratosferici, mediamente del 300 per cento: questo significa che a fine stagione i conti andranno rifatti, con sicura erosione degli utili, e conseguente riduzione della capacità di distribuire profitti e soprattutto pianificare investimenti per la riqualificazione in futuro". E’ la fotografia delle situazione turistica ai tempi del caro energia quella che scatta il presidente regionale di Federalberghi, Sandro Giorgetti.

"Purtroppo si tratta di un film ampiamente previsto – prosegue Giorgetti –, ma quando ci si trova in mano una bolletta con tre o addirittua quattro zeri l’effetto è assolutamente devastante per attività economiche che stanno cercando di rialzare la testa dopo due anni a dir poco problematici a causa delle conseguenze economiche della pandemia". "Alcune tra le strutture ricettive di maggiori dimensioni si sono trovate bollette della luce di luglio fino a 120mila euro, a fronte di 40mila che pagavano in passato. Mediamente, un albergo di 4-5 piani, con una sessantina di camere, è passato da circa 6.000 a 18.000 euro. Un vero salasso. Ovviamente nessun hotel oggi può fare a meno di offrire l’aria condizionata agli ospiti, una delle voci che incidono di più". Ha in parte evitato il salasso solo chi aveva stabilito in passato un ’contratto a costo fisso’: "ma sono una minoranza". Che fare per evitare una spirale che si ripercuota in futuro sul prezzo della vacanza e sui turisti? "Torneremo come Federalberghi – chiosa Giorgetti – a chiedere al nuovo governo di consentire di pagare subito solo una parte delle bollette, e trasformare il resto in credito d’imposta".

Mario Gradara