ANDREA OLIVA
Cronaca

Giù le torrette e ombrelloni divelti. Corsa contro il tempo per l’estate

La bufera notturna ha devastato le spiagge provocando ingenti danni agli stabilimenti già attrezzati. Vanni (Cooperativa Rimini sud): "Siamo già al lavoro per sistemare tutto ed essere pronti per la stagione".

La bufera notturna ha devastato le spiagge provocando ingenti danni agli stabilimenti già attrezzati. Vanni (Cooperativa Rimini sud): "Siamo già al lavoro per sistemare tutto ed essere pronti per la stagione".

La bufera notturna ha devastato le spiagge provocando ingenti danni agli stabilimenti già attrezzati. Vanni (Cooperativa Rimini sud): "Siamo già al lavoro per sistemare tutto ed essere pronti per la stagione".

Ombrelloni divelti da raffiche di vento che hanno piegato il metallo delle torrette dei salvataggi e devastato gli stabilimenti balneari. Tutto questo è arrivato nella notte tra giovedì e venerdì. Le previsioni erano state chiare ed avevano allertato i bagnini. Vento da nord-est intenso con raffiche forti. Dall’avviso si è passati al sibilo del vento nella notte, con le premesse superate dalla distruzione negli stabilimenti. I maggiori problemi li hanno avuti a Riccione, perché qui è tradizione allestire parte delle zone di spiaggia con le classiche tende. Le raffiche, che hanno sfiorato i cento chilometri orari, hanno divelto i pali di legno spaccandoli, mentre le tende hanno formato un groviglio tra corde e pali. Il vento ha colpito anche nel resto del litorale. A Rimini stesso copione con ombrelloni volati metri di distanza e i paletti ancorati nella sabbia rotti e spezzati.

Il maltempo ha avuto vita facile in spiaggia perché quest’anno la stagione balneare apre il 17 maggio, oggi, e tutti gli stabilimenti devono farsi trovare pronti, aperti e con tutte le attrezzature e i servizi accessibili, a partire dai salvataggi. "Siamo arrivati alle sei del mattino per sistemare quanto possiamo – racconta Mauro Vanni della Cooperativa Rimini sud –. Il vento è stato molto forte, poi c’è stata la pioggia ed anche la forza del mare, che ha scavato da sotto finendo per far venire meno il sostegno dei pali delle bandiere, che sono caduti. A terra sono finite anche le torrette dei salvataggi. Si lavora e tanto per sistemare tutto in tempo per la partenza della stagione. C’è molto da fare tra sistemare, cambiare i pezzi rotti e chissà cosa può arrivare dal mare. Già vediamo la legna che il mare ci sta consegnando". Durante la giornata di ieri i bagnini sulla costa di tutta la provincia sono stati impegnati nel pulire e sistemare le torrette cadute o spaccate, i lettini piegati e lanciati dal vento, gli ombrelloni rotti, le tende divelte e le aree giochi sollevate e ribaltate dalla furia delle raffiche. Diversi danni li hanno avuto i bagnini di Bellaria e Igea Marina dove le raffiche più forti hanno superato i cento chilometri orari. Tanto forti da ribaltare i mosconi in spiaggia e le piccole imbarcazioni al circolo rio Pircio.

Quello di ieri è stato un brutto risveglio per i bagnini, sempre che siano riusciti a dormire con il maltempo che si accaniva sulla costa. Ancora una volta è accaduto il 16 maggio, un anniversario che in Romagna non si può dimenticare, ricordando quando questa terra finì sott’acqua. Sono trascorso due anni esatti dall’alluvione che portò danni alla spiaggia di Rimini e provincia, con i bagnini che dovettero lavorare giorni per ripristinare tutto. Quest’anno ci risiamo, ma i problemi sono stati molto più contenuti, nel tempo e nei danni. "C’è tanto da fare, ma ci faremo trovare pronti per partire da oggi" sottolinea Vanni. Ci sarà da sgobbare anche questa mattina perché le forti piogge che hanno coinvolto le aree più interne, insieme al vento hanno portato molti detriti nei fiumi, fino al mare. E l’Adriatico li sta restituendo depositandoli sulla battigia. Ma oggi sarà un altro giorno, con poco vento e temperature miti per dimenticare le raffiche di vento e la fatica nel ripristinare gli stabilimenti.

Andrea Oliva