Giulia e Alessia Pisanu: a Riccione processione di giovani per ricordarle

Riprendono i balli al Peter Pan e i ragazzi che arrivano in stazione si fermano a piangere le sorelle scomparse. Altri fiori e biglietti nel luogo dell’impatto: "Non vi conoscevo, ma sono rimasto sconvolto per l’accaduto"

Rimini, 4 agosto 2022 -  La prima notte di divertimento dopo la tragedia. I balli ripartono a Riccione e come per uno scherzo del destino la prima disco a riaprire dopo il fine settimana in cui hanno perso la vita in stazione le sorelle bolognesi Alessia e Giulia Pisanu, di 15 e 17 anni, è proprio il Peter Pan. L’ultima tappa della vita delle giovani, andate a ballare per poi rientrare a casa con il treno.

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Tantissimi i messaggi e corone di fiori nel punto in cui sono morte Alessia e Giulia
Tantissimi i messaggi e corone di fiori nel punto in cui sono morte Alessia e Giulia

Quella casa in cui non sono mai arrivate, perché travolte da un Frecciarossa in corsa e nel cui punto dell’impatto i fiori aumentano di ora in ora. Un reliquiario del dolore a cui nemmeno l’esodo di coetanei che ripercorrono le orme delle due giovani restano indifferenti. " Siete nei nostri pensieri", recita un messaggio. "Non vi conoscevo, ma sono rimasto sconvolto per l’accaduto".

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Sono tanti i ragazzini che sbarcati a Riccione da Ancona, Pesaro o Bologna si fermano qualche minuto a osservare gli omaggi e i biglietti che germogliano vicino al punto dell’impatto, mentre sull’altro lato della banchina gli agenti di polizia piantonano i binari con, se possibile, il doppio dell’attenzione.

Da qui prende le mosse un viaggio verso il divertimento che si è già riproposto e si riproporrà già questo fine settimane. Perché anche dopo la peggiore disgrazia "la vita va avanti", come ci spiegano alcune ragazzine, coetanee di Giulia e Alessia, all’interno del Peter Pan, per la serata di riapertura in cui siamo stati a seguire la strada, l’ultima strada delle sorelle bolognesi.

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Lungo quella collina che le mandrie di giovanissimi risalgono e hanno risalito nella notte tra martedì e mercoledì "per bere, fare festa e stare in compagnia", ci spiega un gruppo di diciassettenni che senza aver trovato una navetta o un taxi disponibile si sono avviati verso il Peter Pan a piedi.

Una processione per il divertimento che al ritorno si trasforma presto in viaggio della speranza, con i giovani che già per le 3.30 si lanciano in una spasmodica ricerca di un transfer che li riporti a casa o, nella maggior parte dei casi, alla stazione. Così come è andata per Giulia e Alessia, fino a un momento prima che si consumasse la tragedia.

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E per le 5.46, ora in cui è in programma il primo convoglio verso nord, sono centinaia i ragazzi che si assiepano tra la fermata del Metromare e a ridosso dei binari. Un orario critico, in cui di sorveglianza non c’è l’ombra e in cui per evitare che si ripeta la disgrazia di Giulia e Alessia Pisanu per ora ci sia affida alla modernità della stazione e al fatto che "io non mi sognerei mai di attraversare il binario o di sedermi sulla banchina", come dice un diciassettenne pesarese a un passo dall’addormentarsi dopo aver fatto le ore piccole.