Giulio Luconi morto di Covid: addio al maestro dei profumi

Era un’istituzione per i riminesi. Malato da tempo, aveva contratto il virus da poche settimane: si è spento a 76 anni

Giulio Luconi con una delle due figlie, Barbara

Giulio Luconi con una delle due figlie, Barbara

Rimini, 22 febbraio 2021 - I suoi profumi sono arrivati fino a Los Angeles. Tra i suoi affezionati clienti c’era anche lo chef riminese Gino Angelini, che si faceva spedire in America le fragranze scelt e per lui dall’amico ’Giulietto’. Aveva naso per tutti Giulio Luconi, un personaggio straordinario che per oltre quarant’anni ha saputo ’vestire’ con i suoi raffinati profumi tantissimi riminesi. Una vita intensa, la sua, che si è interrotta l’altra notte, in ospedale, dove Luconi era ricoverato purtroppo da settimane. Giulio si è spento in una delle stanze del reparto Covid dell’Infermi di Rimini, ma non è stato (solo) il virus a stroncarlo. Aveva altri problemi di salute, aveva subito di recente un delicato intervento chirurgico e poi, alcune settimane fa, aveva contratto il Covid. "Giulio il profumiere ha concluso il suo viaggio, vi saluta augurandovi buona vita...", hanno annunciato la moglie e le figlie, Chiara e Barbara, poche ore dopo la sua scomparsa. Aveva 76 anni Luconi, ben portati. Era famoso per la sua eleganza, e per i suoi cappelli. Sapeva indossare la ’bombetta’ come pochi altri, ne aveva a decine. Chiamarlo solo profumiere non gli rende giustizia. Perché Luconi (originario di Jesi), sapeva letteralmente ’vestire’ una persona con i suoi profumi. Si era avvicinato al mondo della fragranze tanti anni fa, intorno ai 40 anni. Prima lavorava come barbiere e poi, a causa di un incidente, era stato costretto ad abbandonare pettini e rasoi. Il mondo della cura della persona e della bellezza lo ha sempre affascinato, e l’ha spinto a inventarsi una seconda vita con i profumi. Ci era riuscito benissimo. Il suo negozio in via Mantegazza era una boutique, non una semplice profumeria. Luconi sapeva scegliere i profumi più ricercati, e sapeva individuare la fragranza giusta per ciascuno dei suoi clienti. Aveva partecipato a diversi corsi, per imparare l’arte dei profumi e saper soddisfare i clienti più esigenti. Entrare nella sua boutique era un’esperienza, per chiunque. "Andare da Giulio – ricorda una delle sue clienti affezionate – non era solo andare a comprare un profumo. Era scoprire e ascoltare il suo mondo, capirne la passione, l’emozione, la vita". Da alcuni anni in via Mantegazza ci lavora anche una delle sue figlie, Barbara, che porta avanti la passione del padre. Nel frattempo Giulio aveva aperto anche in centro storico, inaugurando il suo Studio olfattivo in via Serpieri. Mancava in negozio da tempo, a causa dei problemi di salute. Nella notte tra sabato e ieri le condizioni sono precipitate, e Giulio non ce l’ha fatta. I funerali si svolgeranno mercoledì alle 15 alla chiesa di San Girolamo, dove domani (alle 17) si terrà il rosario.