Giungla delle antenne, cambiano le regole

Mercoledì al Museo della Città sarà presentato il nuovo regolamento comunale da approvare in consiglio dopo il confronto con i cittadini

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La foresta delle antenne, circa 250 a Rimini, 600 e passa in provincia, è in continuo aumento. Una giungla con regole confuse, ma forse si vede una luce in fondo al tunnel. Mercoledì prossimo alle 18 al Museo della Città il Comune presenterà ai cittadini le "linee guida della nuova disciplina per le antenne".

I gestori dei servizi di telefonia mobile avranno l’obbligo di presentare una programmazione annuale, entro il 30 settembre, rispetto ai progetti per l’installazione di nuove antenne o per la riconversione di vecchi impianti. È una delle principali novità contenute nel nuovo ’regolamento comunale per l’insediamento degli impianti di telefonia mobile’, la disciplina per l’installazione e la distribuzione delle antenne e per il monitoraggio dell’esposizione ai campi elettromagnetici "che dopo un articolato lavoro di analisi è oggi in dirittura d’arrivo", spiega l’assessore Anna Montini. "L’incontro sarà l’occasione per iniziare un nuovo percorso partecipativo con la città su un tema di sempre maggior rilevanza – aggiunge Anna Montini –. Una materia complessa, che richiede la ricerca del punto di equilibrio tra diverse esigenze, e cioè la necessità di far accedere alle tecnologie digitali e quindi ai servizi ad esse connessi, la garanzia della tutela della salute pubblica e la salvaguardia del contesto urbano. Siamo alle battute conclusive di un impegnativo percorso che ha visto i tecnici comunali avvalersi del supporto della società Polab, ditta specializzata, che ha contribuito a fornire un quadro accurato dello stato di fatto e alla predisposizione delle direttive inserite nel nuovo regolamento".

Nel nuovo regolamento che sarà approvato entro dicembre dal consiglio comunale sarà inserita anche la programmazione del 2023, con le proposte di installazioni pervenute al Comune entro il 30 ottobre scorso. "Il nuovo regolamento si cala in un contesto normativo nazionale ed europeo che lascia poco margine di manovra agli enti locali – conclude l’assessore – Crediamo però che questo strumento possa essere utile per rispondere ai diversi obiettivi che ci siamo posti, a partire dal monitoraggio dei vecchi e nuovi impianti". Intanto resta in allerta, con le antenne diritte, il supercomitato anti 5G, sorto nell’aprile 2021, che riunisce i vari comitati locali più volte scesi in piazza contro l’elettrosmog: Viserba Monte, Ina Casa, Coriano, Astronave che fuma (Palacongressi), Viserba Mare, via Ceccarelli, via delle Fosse.

Mario Gradara