Gli ex dipendenti sono ’Happiness’

La cooperativa formata da sei lavoratori ha rilevato per 580mila euro l’azienda fallita l’anno scorso

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Gli ex dipendenti di Happiness ci mettono la firma. E’ una storia a lieto fine quello del noto marchio di moda riminese, fondato da Yuri Scarpellini e fallito l’anno scorso a febbraio. A rilevare all’asta l’azienda sono stati proprio alcuni dei 19 lavoratori tuttora in forza a Happiness, che nonostante il fallimento non ha mai interrotto l’attività. Sei di loro hanno formato una cooperativa e presentato un’offerta, assicurandosii Happiness a 580mila euro. A guidare la cooperativa è Elisa Maroncelli.

Un finale da favola, ma per nulla scontato. Perché dopo le prime tre aste indette dal commercialista Ugo Morganti (nominato curatore fallimentare di Happiness dal tribunale) andate deserte, alla quarta a giugno erano arrivate due offerte. Si partiva da una base d’asta di 500mila euro, e ad aggiudicarsi Happiness era stato (con un rilancio di 10mila euro) un noto gruppo di moda. A quel punto, com’è prevestio dalla legge, Morganti ha chiesto agli ex dipendenti se intendevano esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto della società e dei suoi beni. Gli ex dipendenti non si sono tirati indietro, e Morganti ha riaperto la procedura. Si arriva così alla settimana scorsa: il 23 settembre l’asta viene rifatta, arriva l’offerta di 580mila euro da parte del gruppo che aveva fatto la prima proposta, ma la cooperativa degli ex dipendenti esercita la prelazione e ottiene Happiness per la stessa somma. Un’offerta che permette loro di diventare proprietari di tutti i marchi di Happiness, della sede centrale di produzione (vicino allo stadio del baseball), del sito per le vendita on line, nonché titolari della gestione dei 5 negozi.

Nei prossimi giorni la cooperativa presenterà il progetto per il rilancio di Happiness, e le strategie con cui porterà avanti l’attività. Per Morganti l’esito dell’asta "è un fatto importante. Dà speranza ai lavoratori di altre aziende fallite e attualmente all’asta, che potrebbero decidere altrettanto e rilevare l’attività".

Manuel Spadazzi