Gli hotel prenotano operai e impalcature

Lavori di restyling in decine di alberghi riccionesi grazie al bonus facciate: imprese edili occupate fino alla fine dell’anno

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Il bonus facciate a Riccione ha rimesso in moto il settore dell’edilizia al punto che, trovare dei muratori o solo un’impalcatura prima della fine dell’anno è un’impresa. Sono infatti decine gli hotel che, approfittando di questa agevolazione e, comunque, desiderosi di rinnovare le proprie strutture, hanno avviato i lavori di restyling. Un’occasione per alcuni anche per fregiarsi di un maggiore numero di stelle, succederà pure all’hotel Le Vele, che presto sfoggerà un nuovo look. "Stiamo riqualificando tutto l’esterno, partendo dai balconi – racconta l’imprenditore Matteo Tentoni col fratello Daniele al timone dell’albergo – Con l’architetto Massimo Morandi e Daniela Morandi di Edilcostruzioni, procederemo poi con altri lavori, incluso il cappotto e il rifacimento degli infissi, per i quali presenteremo un progetto ad hoc. L’albergo verrà così tutto rinnovato e diventerà un quattro stelle. Si tratta di 400mila euro di investimenti, per cui senza il Bonus facciate, che riduce la spesa a 50mila, non avremmo mai potuto permetterci di fare un lavoro così importante. Vale per noi, come per tante altre strutture ricettive che in riviera si stanno rinnovando grazie a questi incentivi. Appena possibile intendiamo intervenire pure sul Mon Cheri, altro hotel di famiglia. In giro il movimento è tale che ormai anche gli imbianchini sono esauriti. Con la mia società individuale, mi occupo pure di altri hotel, a fine stagione ne verranno rinnovati tanti ancora".

"Stiamo ristrutturando l’hotel 2000, poi interverremo su un altro albergo di nostra proprietà – conferma l’imprenditore Sandro Calza – Considerate le agevolazioni, ne approfittiamo per farci più belli, intervenendo sulla facciate, nella speranza di poter lavorare quest’estate e che la gente venga a Riccione. Il problema è che non si trovano le aziende e le impalcature, in questo momento manca tutto, compreso gli artigiani. D’altra parte ovunque, intorno a noi, si stanno riqualificando tutti. E’ nostro anche il Kursal, già sistemato, vediamo se più avanti riusciremo a imbiancarlo, poi decideremo il da farsi sullo Zanarini".

E’ avvolto dalle impalcature pure il Camay, hotel con 40 camere: "Ci stanno provando in tantissimi a riqualificarsi, ma non si trova disponibilità né di materiale, nè di ditte e di artigiani. Per partire a metà marzo, noi abbiamo prenotato i lavori in ottobre – premette Bruno Bianchini, presidente di Federalberghi, affiancato dai figli Alberto e Aurora – Così ci consegneranno l’hotel a fine maggio. Adesso infatti si sono mossi tutti, alberghi e condomini, perché l’occasione è abbastanza ghiotta, visto il recupero del 90 per cento sotto forma di credito d’imposta. Questo ha avviato il motore di tutto il settore edile. Noi al Camay rifacciamo intonaci, balconi e rispettivi pavimenti, nonché la tinteggiatura. Cambieremo anche gli infissi, ma dopo l’apertura estiva". Nives Concolino