Gli hotel temono il Capodanno ’breve’

A Riccione le prenotazioni non vanno ancora oltre i due giorni per il ponte di San Silvestro

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Capodanno con il fiato corto. "Le prenotazioni vanno abbastanza bene, ma è difficile riuscire a vendere soggiorni con almeno tre notti a ridosso del Capodanno", ammette Silvano Turci direttore dell’hotel Corallo. Non è il solo ad avere questa difficoltà. Gli albergatori attendono i prossimi giorni per capire che feste saranno. E’ in questo periodo che cominciano a crescere in modo sensibile le percentuali di occupazione delle camere. Ad oggi sono tra le ottanta e le novanta le strutture che hanno messo annunci e offerte sui principali portali turistici. Se la quantità di richieste e prenotazioni dovesse essere soddisfacente apriranno tutte, altrimenti qualcuno potrebbe starsene chiuso.

Due sono le certezze che si stanno facendo largo. La prima riguarda il periodo di soggiorno che fatica a superare le due notti per diverse strutture alberghiere. L’altro è l’attenzione dei titolari delle strutture ai costi energetici e agli aumenti generalizzati cosa che sta portando gli hotel a rinunciare alla cucina offrendo solo pernottamento con prima colazione o soluzioni ‘leggere’ all’ora dell’aperitivo. "In passato avevamo l’hotel aperto – spiega Stefano Giuliodori del Dory – quest’anno saremo aperti solo con il –D-Place, appartamenti. Ci teniamo la possibilità di aprire l’albergo solo se le prenotazioni andranno molto bene. Ci sono molti dubbi sui costi da sostenere. Non ce la sentiamo di fare di più. Dopo il Capodanno guardiamo all’Epifania e poi al Sigep".

Ad avere rinunciato alla cucina è anche il Vergilius. "Saremo aperti offrendo la colazione – spiega Daniele Tomassini –. Per il Capodanno le richieste sono discrete, ma come ponte cade male ed è molto difficile andare oltre le due notti di soggiorno. I prossimi giorni saranno fondamentali per le prenotazioni di San Silvestro. Sta andando molto meglio, per il lungo ponte e forse per le tariffe più basse, il ponte dell’8 dicembre, quando spero sia tutto inaugurato in città". Le dita rimangono incrociate anche perché "per il Capodanno il tasso di occupazione ad oggi è del 40% – dice Gabriele Leardini del Select –. Non sta andando male, siamo vicini a quanto accadeva nel 2019. Vediamo i prossimi giorni, saranno fondamentali. Purtroppo è difficile riuscire a vendere le tre notti. Buona parte dei clienti si ferma a due. Anche noi non presentiamo il servizio ristorante, ma aperitivi in terrazza con pietanze della tradizione romagnola. Abbiamo deciso di stare chiusi dall’11 dicembre al 28, tranne che per la spa e gli aperitivi. Poi apriremo fino all’11 gennaio".

Andrea Oliva