Gnassi pensa la Romagna del futuro "Sicurezza, fondi per la cittadella"

Il candidato dem alla Camera piccona gli avversari e illustra le proposte che presenterà a Roma se eletto "La Lega si affida al vento nazionale, ma qui vince chi è di Rimini. Adesso serve l’indipendenza energetica"

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La butta sull’identità e la rappresentatività del proprio territorio Andrea Gnassi, ex sindaco di Rimini e candidato alla Camera per il centrosinistra, nella bagarre elettorale con l’antagonista politico Jacopo Morrone, candidato alla Camera per la Lega. A dieci giorni dal voto, ieri Gnassi, con maniche di camicia rimboccate e piglio deciso, ha snocciolato i sei punti programmatici più uno che intende portare in dote a Roma, "per la Romagna". Una nuova Ridracoli, la cittadella della sicurezza a Rimini e impianti eolici fuori dalla costa. Proposte sì, ma senza risparmiare prima qualche stoccata al "forlivese Morrone", che Gnassi apostrofa come "il candidato fantasma", sottolineando che "qui vige il partito della terra riminese. Una terra a cui Morrone non appartiene, anzi, contro la quale negli ultimi anni ha remato contro in più di un’occasione", accusa Gnassi ricordando "voti contrari a Santarcangelo dei Teatri, al Metromare, alla sede definitiva della questura in via Ugo Bassi, alla Fiera. Solo per citarne alcuni". È un fiume in piena l’ex sindaco nello scoprire i nervi di un centrodestra locale a suo dire "ancorato a un generico vento nazionale che, per altro, sta già cambiando. Tanto da non sapere nemmeno come impostare il navigatore per raggiungere le realtà del nostro territorio". E piccona duro ancora il candidato dem ricordando che "a vincere sono i progetti. Progetti concreti di chi il territorio lo vive, lo conosce, lo ascolta e ora vuole mettere le gambe a proposte reali. Non sogni".

Parte dall’autonomia idrica per la Romagna il Gnassi-pensiero, sottolineando l’importanza di "pensare a un nuovo invaso come Ridracoli, con i Comuni della Romagna uniti per stoccare acqua per famiglie e imprese, attraverso la realizzazione di piccoli laghetti aziendali". Acqua, sole e vento, elementi al centro di "un piano energetico per la Romagna, per avere energia sostenibile e pulita attraverso il rigassificatore di Ravenna, ma anche impianti fotovoltaici ed eolici offshore al largo di Rimini, fuori dall’orizzonte visivo. Per arrivare in 7 anni a soddisfare il fabbisogno energetico del territorio, con conseguenti sgravi per chi produce energia". Tra le proposte da portare con Sé a Roma se eletto, Gnassi immagina anche "la Romagna come snodo ferroviario, investendo sullo snodo dell’E45. Ci sono 5 miliardi di euro stanziati per l’alta velocità, per potenziare il corridoio Adriatico". Un pensiero, con investimenti attraverso i fondi (220 miliardi in tutto) del Pnrr, va anche alla "Romagna operosa, con misure di snellimento per le imprese del terziario – considera l’ex sindaco –. E poi i diritti. All’istruzione, al lavoro, alla salute, per le donne. Creiamo una vasta area sanitaria della Romagna, intercambiabile nelle professionalità e via il tetto di spesa per l’assunzione di medici e infermieri". Infine, Gnassi si concentra sulle aree interne, con fondi speciali per l’innovazione del tessuto produttivo di Valmarecchia e Valconca, ma, soprattutto, in tema di sicurezza Gnassi chiosa i sette punti programmatici promettendo: "Starò sul fiato sul collo al Ministro degli Interni per più mezzi e più personale delle forze dell’ordine a Rimini. Non solo – conclude –, la Questura di Rimini deve rientrare in fascia A. Come? Investendo 40 milioni di euro per la cittadella della sicurezza nella caserma Giulio Cesare, come futura sede definitiva della Questura".

Francesco Zuppiroli