Goletta Verde 2019, promosso il mare dell'Emilia Romagna. "Inquinamento nei limiti"

È questo il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste da parte della storica campagna di Legambiente. A Rimini la quarta tappa

Goletta Verde: "Mare ok"

Goletta Verde: "Mare ok"

Rimini, 30 giugno 2019 - Degli undici campionamenti effettuati da Goletta Verde lungo le coste dell'Emilia Romagna, in nessun punto gli inquinanti analizzati, marker specifici di problemi legati a una cattiva o assente depurazione, hanno superato il limite previsto dalla normativa.

Lo riferisce una nota di Legambiente. Un monitoraggio che, dopo le intense piogge del mese di maggio che hanno causato numerose criticità depurative lungo tutta la costa, ha risentito dell'improvviso cambio di temperature e delle condizioni meteorologiche avvenuto a inizio giugno con l'arrivo dei tecnici di Legambiente. Non si possono però certo trascurare irregolarità segnalate da bollettini Arpae prima e dopo il periodo in cui sono avvenute le rilevazioni e a cui sono seguiti divieti di balneazione sul territorio regionale.

Grave infatti l'episodio di inquinamento rilevato il 24 giugno dalle misurazioni di Arpae alla foce del Marecchia, che ha visto un superamento dei limiti fissati per le acque di balneazione. Si torna invece a parlare del Marano, fiume problematico che ha regolarmente superato i limiti di riferimento negli ultimi otto anni, ma questa volta in termini positivi. Dal campionamento fatto quest'anno dai tecnici di Goletta Verde infatti, il sito non risulta inquinato.

Con il monitoraggio, Legambiente, è bene ribadirlo, non intende rilasciare patenti di balneabilità, sostituendosi alle autorità competenti in materia di controlli e di balneazione ma, con 'fotografie' istantanee, portare all'attenzione di amministratori e cittadini le criticità che minacciano la qualità e la salute dei nostri mari, affinchè se ne individuino e risolvano le cause.

È questo il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste dell'Emilia Romagna dall'equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane che in Emilia Romagna ha effettuato a Rimini la sua quarta tappa.

Un viaggio realizzato anche grazie al sostegno sostegno dei partner principali Conou, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e Novamont; dei partner sostenitori Assovetro - Endless Ocean, Ricrea, Consorzio nazionale per il riciclo e il recupero degli imballaggi in acciaio e con il contributo di Pramerica SGR (Pramerica Sicav Social 4 Future). Media partner del tour è La Nuova Ecologia.

Alla presentazione del monitoraggio di Goletta Verde hanno preso parte Mattia Lolli, portavoce Goletta Verde, Anna Montini, Assessore del Comune di Rimini, Lea Ermeti, assessore del Comune di Riccione, Giuseppe Bortone, direttore generale Arpae; Carla Ferrari, responsabile settore marino di Arpae, Marco Guitorsi di Hera; Lorenzo Frattini, presidente Legambiente Emilia Romana .

'Nonostante i dati di quest'anno siano incoraggianti, non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all'Italia dall'Ue - sostiene Mattia Lolli - con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa. Soldi che avremmo potuto spendere per progetti innovativi a tutela del mare. Il nostro obiettivo è tenere alta l'attenzione contro la mala depurazione, le trivellazioni di petrolio, il cemento illegale e il marine litter. Crediamo siano questi i veri nemici del mare da fermare ad ogni costo, purtroppo ci sembra che l'attenzione del Governo sia diretta su tutt'altro. È ora di dire basta ad ogni forma di alibi e intervenire in maniera decisa per porre fine a queste emergenze che causano danni all'economia, al turismo e soprattutto all'ambiente".

'Situazione nel complesso positiva con il dato del fiume Marano quest'anno non inquinato anche grazie le continue sollecitazioni della nostra associazione e che potrebbe rappresentare un primo segnale per la futura soluzione di inquinamento cronico del sito", commenta Lorenzo Frattini. "Rimane comunque prioritario - continua Frattini - un piano di lavoro 'internazionale' che permetta una collaborazione tra Emilia Romagna e Stato di San Marino per vigilare su eventuali scarichi abusivi. Allo stesso tempo non si puoò certo trascurare il dato Arpae di Marecchia che evidenzia la necessità di lavorare ancora sulle infrastrutture per la depurazione e per la corretta gestione delle reti fognarie. Comunque, parlando di Rimini - spiega il Presidente di Legambiente Emilia-Romagna - l'associazione, giudica molto positivi gli sforzi avviati dal Comune sull'adeguamento del proprio sistema di trattamento acque e gli investimenti messi in campo".