Green pass e Sputnik: un salvagente per i vaccinati con il siero russo

Il governo italiano sospende l’obbligo del certificato verde per i sammarinesi fino al prossimo 15 settembre

Il sottosegretario Pierpaolo Sileri con i segretari sammarinesi Ciavatta e Beccari

Il sottosegretario Pierpaolo Sileri con i segretari sammarinesi Ciavatta e Beccari

San Marino, 6 agosto 2021 - I sammarinesi che si sono vaccinati con lo Sputnik saranno esentati dal Green pass almeno fino al 15 settembre. Lo prevedela bozza del decreto approvato nella serata di ieri dal Consiglio dei ministri. "Ai soggetti residenti nella Repubblica di San Marino e ivi già sottoposti a un ciclo vaccinale anti SARS-Cov -2 - si legge nella bozza all’articolo 6 - nelle more dell’adozione della circolare del Ministero della salute che definisce modalità di vaccinazione in coerenza con le indicazioni dell’Agenzia europea per i medicinali, e comunque non oltre il 15 settembre 2021, non si applicano, le disposizioni di cui all’articolo 9-bis, 9-ter e 9-quater, del decreto-legge n. 52 del 2021", ovvero le disposizioni sulla certificazione verde.

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Si è sbloccata l’empasse che, con le nuove restrizioni, avrebbero impedito ai cittadini del Titano di entrare nei ristoranti e nei bar della provincia di Rimini o di prendere parte ad eventi e sagre, così come di andare al cinema o in palestra. La grande maggioranza della popolazione sammarinese è vaccinata con Sputnik. Il siero russo, tuttavia, è uno dei quattro che non gode del riconoscimento da parte dell’Unione Europea.

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Risultato: i circa 20mila sammarinesi che nei mesi scorsi hanno ricevuto lo Sputnik e che volessero cenare o fare l’aperitivo nei locali al chiuso della vicina Italia non potrebbero farlo se non esibendo l’esito negativo del tampone. Una situazione complicata, tant’è che, come ha ammesso il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari "per noi il non riconoscimento dello Sputnik resta un grave problema".  

Da giorni il Congresso di Stato sammarinese è andato in pressing sui parlamentari italiani per cercare di sciogliere il nodo che lascia a bocca asciutta i residenti del Titano e rischia di privare gli esercizi riminesi di incassi sicuri. Uno stallo che d’altra parte tocca da vicino anche i tanti italiani (tra quelli con permesso di soggiorno, doppia cittadinanza o residenti nel territorio della Repubblica) vaccinati con Sputnik. Tant’è che, dopo una serie di interrogazioni del senatore Antonio Barboni, nei giorni scorsi anche i sindaci di Coriano Spinelli e Bindi si sono attivati. "Gli Stati membri dell’Unione Europea, Italia compresa, hanno deciso di viaggiare uniti per l’emergenza vaccini – hanno affermato i due primi cittadini -. L’obiettivo sperato era quello di arrivare prima e meglio. La realtà è stata un’altra e la conosciamo: i vaccini in Europa sono arrivati in ritardo laddove la Repubblica di San Marino è invece arrivata in fretta all’obiettivo, vaccinando i suoi cittadini con lo Sputnik, mai riconosciuto dall’Ema, per motivi a tutt’oggi sconosciuti".