Finto guaritore Riccione, chiesto il rinvio a giudizio per violenza sessuale

Avrebbe sospeso la cura farmacologica a una paziente finita poi in Psichiatria dandole una dieta ad hoc e facendosi pagare con prestazioni sessuali

La donna già fragile psichicamente è stata soggiogata dall'uomo

La donna già fragile psichicamente è stata soggiogata dall'uomo

Riccione, 20 febbraio 2020 - Chiesto il rinvio a giudizio per un sedicente guaritore che approfittando della fragilità psichica di una paziente se ne sarebbe approfittato molestandola sessualmente. Risalgono ad ottobre 2018 i fatti contestati al 64enne, originario della Repubblica Dominicana, residente a Riccione, ritenuto dagli inquirenti presunto responsabile di circonvenzione d’incapace e violenza sessuale.

A far partire le indagini sono stati i sospetti nutriti da una coppia di genitori, la cui figlia – affetta da problemi psichici – era improvvisamente peggiorata tanto da essere ricoverata presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di Rimini. Una brusca interruzione della terapia, la probabile causa del peggioramento delle condizioni della donna, forse sostituita da cure “alternative”, quanto sospettato dei genitori.

A seguito della denuncia, i carabinieri della stazione di Riccione, hanno raccolto importanti elementi indiziari a carico dell’indagato: secondo quanto ricostruito, infatti, l’uomo dopo alcuni mesi di frequentazione della donna, approfittando del suo stato di fragilità psichica ed emotiva, l’avrebbe dapprima convinta ad interrompere ogni cura farmacologica in favore di una speciale dieta a base di carne di agnello.

Sarebbero poi bastate intercessioni spiritiche e “lavaggi cristici” per alleviare le sofferenze fisiche. Un vero e proprio legame mistico che avrebbe stretto sempre di più la donna al suo curatore e l’avrebbe indotta a rifuggire da amici e parenti, inclini invece a farle del male. Inoltre, le prestazione del guaritore sarebbero state inizialmente ricompensate con denaro contante fino a quando la donna, a corto di risorse, si sarebbe vista costretta ad estinguere il suo debito offrendosi per prestazioni sessuali nei confronti dell’indagato.