REDAZIONE RIMINI

Guerra in Medio Oriente, il prefetto: "Più controlli nei luoghi sensibili"

Alzata la guardia per le attività sul territorio riconducibili a Israele e Stati Uniti

Il prefetto Giuseppina Cassone

Il prefetto Giuseppina Cassone

Il conflitto in Medio Oriente fa alzare la guardia anche nel Riminese. Come suggerito nei giorni scorsi dal Viminale a seguito del bombardamento dei siti nucleari iraniani da parte degli Stati Uniti, anche la nostra provincia si è impegnata per rafforzare il controllo del territorio e, in particolare, di tutti i siti che possano essere riconducibili ad Israele o agli Stati Uniti. "È stata prevista un’intensificazione dei controlli di possibili luoghi sensibili e d’interesse ricollegabili a Israele e Stati Uniti", conferma lo stesso prefetto di Rimini Giuseppina Cassone, che proprio nei giorni scorsi ha presieduto una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica incentrato proprio su questo tema.

In particolare, "il territorio riminese non presenta specifiche criticità connesse ad esempio a base o punti logistici, che qui non sussistono. Piuttosto l’attenzione è rivolta ad attività commerciali ricollegabili agli Usa principalmente e i controlli intensificati contano e conteranno anche di parte di quei rinforzi estivi che sono in arrivo". Rinforzi su cui il prefetto Cassone smorza la polemica divampata nei giorni scorsi sul numero di forze dell’ordine extra concesse a Rimini dal governo. "Le forze destinate al territorio saranno sufficiente rinforzo per permetterci di svolgere al meglio le attività, come è già successo durante la Notte rosa". L’evento, che ha potuto contare su rinforzi propri, "è stata la dimostrazione di come la macchina della sicurezza abbia funzionato al meglio – scandisce ancora il prefetto Cassone –. L’estate è appena cominciata ma le attività legate alla sicurezza pubblica sono di primaria importanza e procedono senza sosta e, presto, con più forze di polizia a nostra disposizione", chiosa Giuseppina Cassone.