
Gara3 ed eventuale gara4 all’Unieuro Arena off-limits per i tifosi di Forlì e Rbr. La questura sta ricostruendo le responsabilità dei coinvolti nella maxi rissa.
Una vendetta, forse legata al raid avvenuto il 2 novembre del 2024 al circolo ricreativo di Santa Margherita a Bellaria Monte, luogo abituale di ritrovo di tifosi del Cesena. E’ questa una delle ipotesi al vaglio della Digos, al lavoro per fare luce sugli episodi di guerriglia urbana andati in scena martedì scorso attorno alle 19.30 in via Redi, a pochi passi dal palasport Flaminio, dove si disputava gara-2 della semifinale playoff di A2 tra RivieraBanca Basket Rimini e Unieuro Forlì. Un commando di circa cinquanta pseudo tifosi forlivesi ha teso un agguato a un gruppo di sostenitori riminesi seduti al bar ’Quattro Dodici 412’, trasformando la zona in un campo di battaglia.
Intanto, in vista dei prossimi match, vi è già una certezza: gara3 (in programma domani) e una eventuale gara4 tra le due squadre saranno disputate entrambe in una Unieuro Arena di Forlì a porte chiuse. Lo stesso potrebbe valere anche per una eventuale gara5, che però sarebbe di nuovo al Flaminio. Questa è stata la decisione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Contestualmente, è stata disposta la sospensione della vendita dei biglietti. "I tifosi coinvolti negli scontri sono stati tutti identificati e ne stiamo ricostruendo responsabilità individuali e di gruppo" ha annunciato il questore di Rimini, Olimpia Abbate. Proprio dal bar ’Quattro Dodici 412’ è partita la chiamata al 112, ma quando la polizia di Stato è arrivata sul posto i tifosi si erano già allontanati per dirigersi al parcheggio di via Fantoni, dove si sono riuniti ad altri della stessa tifoseria e dove sono stati intercettati dalle forze dell’ordine che li hanno identificati e riportati sul percorso predisposto dalla Questura fino al Flaminio.
Il cordone di sicurezza, come per ogni partita, prevedeva l’arrivo dei tifosi ospiti al casello A14 di Rimini Sud, dove c’era la polizia ad attenderli per scortarli al palazzetto Flaminio. Il gruppo dei facinorosi probabilmente è arrivato autonomamente da vie diverse e si è diretto verso il bar dove c’erano una ventina di tifosi riminesi per cui i due gruppi si sono scontrati. A quanto pare nessuno dei tifosi è rimasto ferito in maniera tale da ricorrere alle cure dei sanitari, mentre è stato segnalato il danneggiamento dei finestrini di due auto in sosta. "Quando si sono riuniti agli altri tifosi – ha spiegato il questore Abbate – è arrivato il nostro contingente che li scortati verso il palazzetto e li ha identificati".
La tensione era nell’aria da giorni: la rivalità tra le due tifoserie è nota e la partita era considerata ad alto rischio. A gennaio la trasferta di Forlì fu vietata ai riminesi. Stavolta, solo 200 biglietti riservati agli ospiti, ma non è bastato a prevenire lo scontro. Secondo la prima sommaria ricostruzione, il primo contatto tra tifoserie è avvenuto poco distante da via Redi con lancio di oggetti tra i gruppi ultras. Poi, una cinquantina di forlivesi hanno compiuto l’agguato al bar di via Redi per poi concludere gli scontri in via Flaminia Conca, contro un nuovo gruppo di riminesi: forse ’rinforzi’ giunti sul posto una volta saputo degli scontri.