LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Guerriglia prima del derby. Striscione dei tifosi riminesi: "Solidali con gli ultras del Forlì"

I supporter della Rbr fanno quadrato con i rivali: sit-in fuori dal bar degli scontri. Polemiche contro la società che ha chiesto il Daspo a vita per i protagonisti dell’assalto.

I supporter della Rbr fanno quadrato con i rivali: sit-in fuori dal bar degli scontri. Polemiche contro la società che ha chiesto il Daspo a vita per i protagonisti dell’assalto.

I supporter della Rbr fanno quadrato con i rivali: sit-in fuori dal bar degli scontri. Polemiche contro la società che ha chiesto il Daspo a vita per i protagonisti dell’assalto.

Un gesto di solidarietà inaspettato tra tifoserie rivali, oggi più che mai divise dopo i violentissimi scontri di martedì scorso, alla vigila della gara2 della semifinale playoff di seria A2 di basket tra RivieraBanca Basket Rimini e Unieuro Forlì. Un sit-in che ha colto di sorpresa tutti, quello messo in campo l’altra sera dal gruppo Barrio H294, i supporter della pallacanestro riminese. I quali si sono ritrovati al bar "Quattrododici", luogo dell’assalto con bastoni, mazze, catene e fumogeni, per seguire in televisione il match di gara3, disputatosi a Forlì a porte chiuse. Un modo per manifestare vicinanza anche ai gestori del locale: "un esercizio come tanti della nostra città – hanno scritto su Facebook gli ultras – dove ci si incontra prima di ogni partita, tingendosi di biancorosso, aspettando la palla a due".

L’incasso della serata è infatti servito "a coprire i danni subiti e a far ripartire un luogo che ha sempre aperto le porte a tutti noi". Ma nella stessa occasione, i tifosi riminesi hanno anche esposto uno striscione che è diventato virale sui social. "Bel coraggio chiedere il Daspo a vita per chi vi segue in ogni partita". Uno slogan scelto per esprimere vicinanza alla tifoseria forlivese, criticata duramente dalla stessa Pallacanestro Forlì 2.015, che dal canto suo ha proposto apertamente il "Daspo a vita" per la "piccola minoranza" autrice delle condotte violente. "La Pallacanestro Forlì 2.015 prende le distanze dai deprecabili fatti accaduti nell’imminenza di gara2 – queste le parole usate dalla società forlivese in un comunicato stampa ufficiale –. Incivili atti di rilevanza penale, che nulla hanno a che fare con il sano tifo forlivese". A stretto giro è però arrivata la dura reazione dei tifosi forlivesi, che hanno espresso il più totale "dissenso verso il comunicato della società, che si erge a sceriffo, chiedendo arresti e Daspo a vita". I forlivesi hanno parlato di "memoria corta" e di "ipocrisia". Dopo gli scontri di lunedì scorso, la Prefettura di Forlì, accogliendo la richiesta dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha disposto il divieto di ingresso ai tifosi in occasione della gara3, disputatasi appunto l’altro ieri. La Pallacanestro Forlì ha battuto la Rinascita Basket Rimini, portando la serie a gara4. Anche quest’ultimo match (in programma oggi alle 20 all’Unieuro Arena) sarà disputato a porte chiuse.

l.m.