Ha spillato 130mila euro alla ex compagna: condannato a tre anni e a risarcirne 20mila

Condannato a una pena di 3 anni e al risarcimento di 20mila euro all’ex compagna, per averla più volte picchiata e insultata. Ma il giudice ha deciso di assolverlo dalle accuse di circonvenzione di incapace. Eppure secondo l’accusa lui era riuscito a spillare, a lei e alla sua famiglia, la bellezza di 130mila euro.

Alla sbarra un 50enne riminese, che era stato denunciato dalla ex compagna e dai familiari di lei, assistiti dagli avvocati Francesca Dotti e Alessandro Pierotti. Stndo alla ricostruzione fatta dagli inquirenti l’uomo, dopo essersi fidanzato con la donna, era riuscito a convincere lei e la sua famiglia a investire in una tabaccheria. La coppia avrebbe dovuto gestire insieme la nuova attività, rilevata in centro storico a Rimini, ma in realtà con il tempo l’uomo era riuscito a estromettere la donna – che soffre di disturbi psichici ed era stata dichiarata incapace di intendere e volere - dalla gestione della tabaccheria. I conti dell’attività nel frattempo sono sprofondati. Ammanchi per migliaia e migliaia di euro, che l’uomo ripianava di volta in volta chiedendo soldi alla famiglia della compagnia. A un certo punto i genitori di lei, insospettiti, si sono rivolti a un esperto, il quale ha scoperto flussi anomali di puntate al Lotto, avvenuti quando solo il 50enne si trovava da solo nella tabaccheria. Lui ha sempre negato tutto e per giustificare conti che non tornavano aveva pure denunciato una rapina subita in tabaccheria. Ma ieri mattina il 50enne si è contraddetto nella descrizione dei due rapinatori. Il sospetto degli avvocati di lei è che si sia inventato tutto, per questo sono già stati trasmessi tutti gli atti in Procura. L’uomo rischia di finire a processo un’altra volta, per simulazione di reato, se i sospetti saranno fondati.