E’ stato identificato il vandalo che per mesi ha rovinato il sono degli iscritti a Fratelli d’Italia a Riccione.
Dal venti di ottobre i militanti del partito si erano trovati in più occasioni scritte e insulti sulla vetrina della sede del partito in viale Diaz. Alle scritte che prendevano di mira le decisioni del partito a livello nazionale o tiravano in ballo le leggi razziali del secolo scorso, era affiancato il simboli degli anarchici. In almeno quattro occasioni i militanti del partito si erano trovati la vetrina imbrattata e il numero dei carabinieri sul telefono per segnalare l’atto vandalico. Almeno quattro denunce tra il 20 ottobre e il 21 novembre. In una occasione gli iscritti che si stavano riunendo all’interno, hanno sentito un colpo sordo sul vetro per un sasso lanciato contro la sede. Ogni volta, assieme alla denuncia è stato anche cercato il materiale filmato dalle telecamere in zona per arrivare a identificare il responsabile. Poi è arrivato il giorno del congresso provinciale, domenica 3 dicembre, e una casualità ha portato a identificare il vandalo. Il coordinatore Stefano Paolini aveva dimenticato dei documenti, così ha chiesto ad alcuni militanti di andarli a prelevare in sede. “Quando sono arrivati - ricorda il coordinatore - c’era una persona che stava scrivendo sulla vetrata. Lo hanno visto e lui si è allontanato. In seguito deve essere tornato quando non c’era nessuno ed ha fatto altre scritte". Ma questa vola c’erano testimoni, occhi e non telecamere per smascherare il vandalo e dargli un volto passando le informazioni ai carabinieri.