"Ho battuto il Covid e spengo 107 candeline"

Ines Ronci è la decana di Riccione: ha una memoria di ferro, tutti i giorni legge il Carlino e non rinuncia al creme caramel

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Se non fosse l’anagrafe a tradirla, nessuno le darebbe l’età che ha. Eppure Ines Ronci, proprio oggi compie 107 anni, è infatti nata il 4 luglio 1914, alla vigilia della Grande Guerra. La sua forza fisica è tale che i mesi scorsi con determinazione e grinta è riuscita a sconfiggere il Covid, contratto a fine febbraio assieme ad altri familiari. Non si è mai arresa e quando si è accorta di aver debellato quell’inquietante polmonite bilaterale che le aveva fatto scendere l’indice della saturazione d’ossigeno a 85, soddisfatta, in dialetto, ha esclamato: "Ce l’abbiamo fatta!". Ha così potuto festeggiare la Pasqua con i suoi cari. Merito come dice lei stessa "del medico Giancarlo Leurini, amico di famiglia", che anche per la scelta fatta dai familiari, decisi a non andare in ospedale, se n’è assunto la responsabilità, tenendola sotto controllo.

La supernonna che, oltre a camminare ancora con un carrellino, è dotata di una straordinaria lucidità e memoria di ferro, a Riccione continua a così a detenere il primato della longevità e con entusiasmo. Ieri mattina come al solito ha letto il Carlino e altre riviste, poi a tavola ha messo al corrente il resto la famiglia su quanto succede nel mondo, facendo anche gossip. "Vedo ancora bene, ma quando i caratteri sono troppo piccoli, non mi arrendo, uso la lente", fa sapere. La Ronci volge quindi lo sguardo al passato: "Mi sono trasferita a Riccione nel 1920, prima abitavo a Santa Maria in Cerreto, nel comune di Rimini – racconta – Mi sono sposata nel 1935, ma nel 1952 mio marito è morto. Sono rimasta sola con mio figlio Aldo (noto albergatore), allora quindicenne. Ho vissuto sempre per amore della mia famiglia, dei miei nipoti, Renata, Stefano e Paolo e pronipoti, Davide Andrea, Alessia, Lorenzo e Anita". Il lavoro l’ha sempre impegnata tanto, come pure l’hobby del ricamo, abbandonato da poco tempo.

Ma ora la supernonna come trascorre le sue giornate? "Mi alzo dopo le 11, pranzo a tavola con i miei cari, sto un po’ in poltrona, faccio un sonnellino, oltre a leggere, guardo la tv, telefono ai parenti ed ex dipendenti dell’albergo di famiglia, poi torno in camera e la sera cena a letto". La signora Ines è anche una buona forchetta: "mangio di tutto, ma mi piacciono tanto le tagliatelle e le lasagne, ieri ho mangiato i ravioli, di sera preferisco cenare con la pastina, crema di legumi o di verdura, oppure frutta con una bella porzione di crème caramel". Come conferma la nuora Ima, la nonna è anche una donna di gran fede, finché ha potuto ha seguito le messe celebrate all’Alba da don Franco Mastrolonardo a pochi passi dalla sua abitazione annessa all’hotel Poker della sua famiglia. Adesso la ministra dell’eucaristia, Paola, le porta la comunione a casa e segue in tv la messa celebrata da Papa Francesco che tanto apprezza.

Nives Concolino