"Ho rischiato di morire sotto l’auto impazzita"

Un ex agente della municipale è stato quasi investito da un cinquantenne di San Giovanni ubriaco al volante in una via di Gradara

Migration

Sono le 15.30 circa di lunedì. Domenico Maestrini, ex agente della Polizia locale in pensione da un anno, sta lavorando nell’orto di famiglia a Gradara, in località Pieve Vecchia. Attraversa più volte la stradina che lambisce il suo appezzamento, larga più o meno due metri, dove occorrerebbe prestare molta prudenza. Qualcuno invece si affaccia alla strada dopo la curva a velocità sostenuta e la percorre perdendo il controllo della Ford Fiesta che va schiantarsi contro la scarpata dopo avere abbattuto alberi, siepe e infine scheggiato la casa colonica. Al volante un ubriaco di circa 50 anni, che ha poi ammesso egli stesso di avere bevuto, residente a San Giovanni in Marignano. "Sono vivo per miracolo e solo perché presto attenzione a questa strada dove tutti dovrebbero andare piano e invece corrono", dice Maestrini che ha subito avvisato i colleghi e che racconta il dramma scampato: "Avevo attraversato la strada più volte ieri per entrare nella proprietà di famiglia e fortunatamente ci sto molto attento pur essendo una piccola stradina di campagna perché so che lì la gente in auto o moto a volte esagera. Improvvisamente ho sentito un’auto arrivare ad alta velocità, accelerare alla prima curva, all’altezza della nostra casa, dopo l’incrocio in prossimità dell’abitazione e dopo la chiesa. L’auto sembrava impazzita, il conducente aveva letteralmente perso il controllo e non riusciva a riprenderlo. La Fiesta si è schiantata quindi contro le nostre piante che si trovano ai bordi dell’abitazione. Ha abbattuto un tamarigio e un’acacia, ha letteralmente spianato la siepe e ha scheggiato le mura della casa finendo la sua corsa sopra il pozzetto del contatore dell’acqua, danneggiandolo".

A quel punto, racconta l’ex agente della Polizia locale, "mi sono avvicinato al mezzo per aiutare il conducente, il quale è riuscito ad uscire da solo – aggiunge Maestrini –: era sanguinante ed è stato probabilmente salvato dagli airbag che sono scoppiati per il violento urto. Allora l’ho soccorso, pensavo avesse ferite gravi per quello che era accaduto, ma se l’è cavata solo con escoriazioni. Gli ho fermato il sangue con un asciugamani e ho chiamato i colleghi e l’ambulanza. Nel frattempo lui cercava di spiegare quello che era successo. Ha ammesso di avere bevuto, ma questo era apparso evidente anche a me, vista la dinamica anomala dei fatti. Avevo capito che c’era qualcosa di strano".

Il cinquantenne è stato quindi accompagnato all’ospedale dove è stato anche sottoposto ad esame del sangue proprio per capire il suo stato di coscienza, dopo la segnalazione fatta ai colleghi da Maestrini. L’auto è rimasta in bilico a lungo, sia per i rilievi, che per l’intervento dei vigili del fuoco. "Quella strada è pericolosa – conclude Maestrini – non è la prima volta che lì i mezzi sfrecciano a velocità controllata".

Davide Eusebi