Pitoni in camera e negozi in fiamme, le scuse più assurde dei clienti d'hotel

Il sondaggio che racconta le strane richieste dei turisti

Un pitone

Un pitone

Rimini 26 aprile 2018 - Cucinare carne di cavallo per il cane, portarsi il pitone in camera o chiedere all'albergatore se era assicurato contro le deiezioni di gabbiano che gli avevano sporcato la camicia. Scuse e richieste 'bestiali' e tra le più assurde sono state raccolte in un sondaggio di Info Alberghi srl dopo avere interpellato 1.200 hotel della riviera romagnola presenti sul portale al termine della scorsa stagione.

Mentre la bella stagione sta partendo con il botto vista le migliaia di mail giunte agli hotel, ben il doppio rispetto al ponte del primo maggio di un anno fa rileva il portale, il sondaggio è anche l'occasione per mostrare uno spaccato nuovo e surreale della vita in hotel. Tra le richieste più curiose c’è ad esempio quella di chi chiede di “provare le altre camere durante il soggiorno” oppure di chi ha telefonato in hotel da Modena “chiedendo cosa prevedeva il meteo il giorno successivo, perché voleva fare una giornata al mare toccata e fuga, senza alloggiare in hotel”.

C’è anche chi ha chiesto di “cambiare i mobili della camera con quelli del piano superiore (era più bella la tonalità del legno)”, “spostare la piscina più a favore del sole”, “cucinare carne di cavallo per il cane”. E ancora, il cliente che voleva “cozze pelose con provolone” o quello che “voleva portare in hotel un pitone” o “cuocere il cibo nelle padelle portate da casa”. A volte le richieste incredibili vanno di pari passo con il tentativo di blindare il portafogli. Un cliente ha chiesto di soggiornare in mezza pensione consumando il primo a pranzo e il secondo a cena. Un altro ha detto di voler lasciare la camera in anticipo a causa di una vicina di tavolo petomane. E c'è anche chi arriva alla minaccia: “O mi fai lo sconto o scrivo una brutta recensione”.

Per chiudere c'è il campionario di scuse per annullare la prenotazione fatta. Lutti e malattie in famiglia come se piovesse, soprattutto a carico delle nonne. La fantasia si spreca e c'è anche chi azzarda un “fa troppo caldo” o “mi hanno bruciato il negozio”, “ho lasciato il gas aperto e devo rientrare a Milano”, “il gatto non vuole andare al mare”. A volte le scuse diventano racconti:”Ho la macchina in avaria, sono uscito dall'autostrada in un'altra località e siccome la macchina non è riparabile faccio la vacanza a Cesenatico.” Infine c'è il sincero: “Abbiamo sbagliato a prenotare, volevamo andare in montagna anziché al mare.”