Hotel Corallo Riccione punta sulle suite. "Non faremo appartamenti"

Alla vigilia del maxi intervento parlano i titolari dell’albergo

Riccione, il progetto di ampliamento dell’Hotel Corallo

Riccione, il progetto di ampliamento dell’Hotel Corallo

Riccione (Rimini), 10 ottobre 2019 - Il via libera al nuovo hotel Corallo è arrivato, e per il momento le residenze temporanee o appartamenti vista mare non saranno venduti. «La nostra intenzione – spiega Federico Spadini per la società titolare dell’hotel – è presentare un’offerta alberghiera che punti sulla qualità esaudendo le richieste di una clientela di fascia alta. Pertanto useremo i nuovi spazi come suite e non consideriamo al momento l’ipotesi di vendita di alloggi». La proprietà ha firmato l’atto in convenzione con il Comune per dare il via al progetto che porterà nelle casse pubbliche 118mila euro per la monetizzazione dei alcuni parcheggi e 100mila euro per sostenere il progetto di allungamento di viale XIX Ottobre.

Inoltre la società titolare dell’intervento dovrà costituire una servitù perpetua ad uso pubblico tra viale Milano e il lungomare riqualificando il passaggio pedonale. A fronte di queste concessioni nei confronti del Comune, la proprietà potrà realizzare sulle ceneri del ristorante Ranch il terzo blocco della struttura che una decina di anni fa si era ampliata superando viale Milano con un ponte per giungere a un edificio nuovo con piscine all’aperto a fianco del nuovo lungomare pedonale. Oggi con il permesso a costruire ormai acquisito si avvicinano le ruspe sul Ranch. Si attende la demolizione della vecchia struttura nelle prossime settimane, poi potrà partire il cantiere che porterà un edifizio di cinque piani fuori terra con 1.400 metri quadrati di superficie complessiva progettato dall’architetto Andrea Matteoni. Parte della superficie, che ha goduto di un premio del 20% di cubatura grazie al Regolamento urbano ed edilizio, potrà essere destinata a residenza temporanea.

Spadini, nasce il primo condhotel? «No. Anche se c’è la possibilità di destinare parte delle superfici del nuovo edificio a residenza temporanee, noi vogliamo gestirle come albergo, trattandole come suite. Stiamo parlando di alloggi molto ampi, alcuni dei quali hanno persino due bagni e più stanze. Saranno in tutto 20 suite. Tutto questo per alzare la qualità e andare incontro alle esigenze che mostra la clientela».

Ma a Riccione c’è una clientela per simili servizi? «Riccione da questo punto di vista è una località che mantiene il suo appeal. Noi ci crediamo e non da ora. Lo abbiamo fatto anche nove anni fa, quando abbiamo aperto la seconda struttura dell’hotel, a mare di viale Milano. Poteva apparire una scommessa, invece è stato uno degli elementi che ci ha consentito di affrontare l’ultimo decennio caratterizzato anche da difficoltà per il settore turistico. Non è un periodo facile».

Ma voi investite. «Sì, e non solo sul nuovo edificio che seguirà per stile quelli già realizzati. La costruzione del terzo blocco sarà accompagnata da una riorganizzazione degli spazi nelle rimanenti due strutture. Andremo a rivedere gli spazi e realizzeremo una nuova piscina».