
Un albergo in ristrutturazione. Sono decine le sentenze del giudice amministrativo che prevedono la possibilità di trasformare gli hotel marginali in appartamenti a causa della loro anti economicità
Rimini, 18 giugno 2025 – Corsa contro il tempo per evitare che decine di ex hotel ai margini del mercato turistico si trasformino in condomini. Oggi il regolamento edilizio comunale è chiaro in materia, tant’è che queste operazioni vengono puntualmente bocciate dagli uffici tecnici, e centinaia di vecchie strutture rimangono in attesa di capire il proprio futuro. Tuttavia, se il regolamento comunale ferma le trasformazioni, a spingere in direzione opposta sono i tribunali amministrativi regionali. La trasformazione dei vecchi hotel in condomini sta avanzando a colpi di sentenze. Di simili provvedimenti se ne sono visti diversi sulla riviera romagnola e nel resto d’Italia.
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Quello del White suite di Riccione, a due passi a viale Ceccarini, rientra tra questi come anche altre sentenze che hanno interessato strutture anche a Rimini. L’ultima sentenza in ordine di tempo è uscita negli ultimi giorni e riguarda un ex hotel nella zona di Miramare. Questo accade perché nei tribunali sta passando il concetto di antieconomicità dell’attività alberghiera.
Nel momento in cui il titolare di una struttura riesce a dimostrare che quell’edificio non ha più le caratteristiche per sostenersi economicamente nel mercato turistico, a causa delle dimensioni e altri ostacoli, ecco che il vincolo posto dai regolamenti decade. Il divieto posto dai Comuni nei propri regolamenti edilizi viene oggi considerato dalla giurisprudenza troppo generico per bloccare la trasformazione dei vecchi alberghi.
Ma in queste condizioni urge un nuovo regolamento, una variante, per evitare che piovano ricorsi e di conseguenza decine di alberghi cambino pelle. Se si pensa che a Rimini sono oltre 300 gli edifici che potrebbero subire questo destino, ben si capisce perché in municipio hanno fretta di cambiare le regole di ingaggio. “All’atto del lancio pubblico del percorso per la redazione del Pug, il sindaco Sadegholvaad e io - spiega l’assessora all’Urbanistica Valentina Ridolfi - avevamo posto la riqualificazione alberghiera in fascia turistica tra le priorità e obiettivo.
E’ questo un impegno che confermo e che vede già al lavoro i tecnici per un primo provvedimento sui cambi di destinazione d’uso in fascia turistica, la cui necessità è dettata anche da una linea giurisprudenziale ormai consolidata in Italia”. L’assessora ammette come i ricorrenti, “una volta dimostrata l’anti economicità nel mantenere la struttura alberghiera, si vedono sostanzialmente accogliere dai Tar le proprie istanze” anche se i tribunali “continuano a considerare l’obbligatorietà dell’azione pianificatoria da parte degli enti locali.
E’ chiaro che tutte le amministrazioni della costa romagnola devono porsi con estrema attenzione di fronte a questa linea. La definizione di una pianificazione precisa è la sola garanzia che non si stravolgano assetti e equilibri. Anche per questo acceleriamo sui provvedimenti e sugli atti amministrativi che, in maniera propedeutica al Pug, consentano di perseguire in maniera tempestiva l’obiettivo”.