I 20 anni di Debora Villa "Un jukebox della risata"

Domani sera all’arena di Coriano spettacolo della brava cabarettista milanese. Nessun canovaccio, sarà il pubblico a decidere cosa chiedere all’attrice

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’Venti di Risate’ è lo spettacolo estivo che Debora Villa porta domani sera alle 21 nell’arena romagnola di Coriano per la settimana in rosa. Come un jukebox, Debora Villa si accenderà a richiesta dando vita ai quei monologhi che l’hanno resa celebre in 20 anni sui maggiori palchi del cabaret italiano. Un rutilante one-woman-show in cui si parlerà di tutto: dalle favole alla gravidanza, dai problemi dell’età alle riflessioni sul tempo, da Aristotele a Eva, da Pioltello a qui.

Lei ha un repertorio ampio e divertente. Sarà difficile scegliere?

"Sono sicura che ci divertiremo tantissimo. ’Venti di risate’ è uno spettacolo interattivo. Il pubblico sceglierà i pezzi che farò. E io non vedo l’ora di essere a Coriano".

Lei ha uno humour riconoscibile ed unico. È nata così?

"Della serie: ci fai o ci sei? Sono nata così. Ma nel senso che ne combinavo, e combino tutt’ora, talmente tante che se non ci ridevo su andavo al manicomio".

Ci sarà qualche favola classica rivisitata?

"Dipende sempre da cosa sceglierà il pubblico di Coriano! Il mio pezzo sulle favole è un mio cavallo di battaglia, ma se farlo o meno dipenderà solo dalla voglia di partecipazione della gente che verrà a vedermi".

Crede nella risata come terapia?

"Come non potrei? Ridere fa bene al cuore. Prendersi sul serio è una malattia, la risata è la cura".

Lei è anche un personaggio tv, famose le sue gag con Alessia Marcuzzi. Non crede che non sia stata abbastanza valorizzata in tv o al cinema la sua vis comica?

"Beh diciamo che sono anche stata fortunata. Poi purtroppo le cose in tv vanno avanti per agenti. Se non ne hai uno potente non ti muovi".

Quindi ancora cabaret nei teatri?

"Sto preparando un nuovo spettacolo che tratterà temi come la discriminazione e l’ignoranza. L’odio e l’amore. Le fake news e la verità. Insomma, legato all’attualità".

Da lombarda c’è qualcosa che invidia ai romagnoli?

"Sì, invidio la loro inventiva! Non passa giorno senza che si inventino qualcosa di speciale. Sanno godersi la vita, è una festa stare con loro. Ho due amici di Mercato Saraceno, Marcello ed Elisa, che sono veramente due persone speciali. Lui ha un’enoteca spettacolare, antichissima, una casa di produzione video e da quest’anno si è messo pure a far magliette. Lei invece fabbrica meravigliose borse a mano con stoffe orientali che sceglie personalmente, insieme hanno un B&B e girano il mondo. No, dico, vi sembra poco? Sono l’emblema della Romagna. Operosa creativa, vitale. Quella che piace al mondo intero e che porta le persone a confrontarsi e ad imparare da voi".

Rosalba Corti