
I dazi dell’America non mettono troppa paura a Ieg. Dopo un iniziale crollo delle Borse e quindi anche del titolo...
I dazi dell’America non mettono troppa paura a Ieg. Dopo un iniziale crollo delle Borse e quindi anche del titolo della società riminese, i mercati si sono ristabiliti e con loro anche il valore delle azioni di Ieg. Che si dichiara tranquilla davanti ai dazi imposti dal presidente americano Donald Trump sui prodotti importati negli Stati Uniti dall’Italia. "Il calo della Borsa ha toccato anche il nostro titolo, ma questo solo per una giornata – dice il presidente di Ieg Maurizio Ermeti – Ma già da martedì il titolo ha recuperato pienamente, questo ci tranquillizza molto". Quindi nessun allarmismo per la società riminese che vuole affacciarsi sempre di più anche su altri mercati.
"È vero che le nostre attività si fondano sempre di più sull’internazionalizzazione delle manifestazioni. Inoltre negli Stati Uniti abbiamo un’azienda che si occupa di allestimenti fieristici. Però il business e i paesi che occupiamo con le nostre attività all’estero non dovrebbero ricadere nel pericolo dazi. Quello oltreoceano è un mercato importantissimo per il nostro Paese". Poi Ermeti allarga la riflessione: "Non soltanto le fiere, ma anche il turismo ha una grandissima caratteristica che è quella di non esportare merci ma di importare persone. Per questo motivo possiamo guardare gli Usa e sorridere...". Torna sulla questione dazi anche il sindaco Jamil Sadegholvaad: "È chiaro che se parte una recessione globale la fiera non vive su Marte e quindi potrebbe risentirne. Ma i dazi direttamente non spaventano" "Piuttosto – prosegue il sindaco – è lo scenario macroeconomico da tenere in considerazione: non dobbiamo smettere di osservarlo con attenzione".
Federico Tommasini