I fan del rapper invadono le strade per girare un videoclip clandestino

Davanti alla stazione si è riversato un fiume di ragazzi per partecipare alle riprese dell’ultimo singolo di Zefe. Traffico in tilt e disagi per i residenti, per riportare l’ordine è servito l’intervento della polizia di Stato

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Il piazzale della stazione e le strade di Marina Centro invase da un esercito di oltre cinquanta giovani scalmanati. È accaduto sabato scorso, verso le 21.30, quando Rimini si è trasformata nel luogo di ritrovo per i fan del rapper di origine marocchina Kazir Siffedine, 21 anni, conosciuto su Instagram con lo pseudonimo di Zefe. La crew dell’artista nordafricano, residente a Novara, è sbarcata in città per prendere parte alle riprese di un video che accompagnerà la nuova hit estiva del rapper. Dopo aver fatto tappa nel piazzale della stazione, un fiume umano composto da decine e decine di ragazzi e ragazze si è riversato, tra urla e cori, ma comunque in maniera pacifica, in direzione di Marina Centro passando per viale Principe Amedeo. Qui i fan di Zefe hanno letteralmente occupato, oltre ai marciapiedi, anche buona parte della carreggiata, di fatto paralizzando il traffico per alcuni minuti. Trovandosi di fronte quella marea di giovani parecchio su di giri, qualcuno ha pensato bene di chiamare la Questura.

Sul posto sono quindi intervenute quattro Volanti della Polizia di Stato. Il passaggio dei supporter Zefe, baraonda a parte, non ha però avuto altri strascichi. Nessuno dei presenti si è infatti reso protagonista di reati, né si segnalano denunce o episodi di danneggiamento. Gli agenti intervenuti sul posto hanno identificato alcuni dei giovani che si stavano occupando delle riprese del video ‘clandestino’ e fatto sgomberare rapidamente la carreggiata. Nessuno naturamente è stato in grado di esibire permessi o autorizzazione per l’occupazione della strada. A quel punto i seguaci del rapper marocchino hanno ripreso la loro marcia, disperdendosi nelle vie della città.

Tanti di loro hanno immortalato la serata con lo smartphone e i video hanno fatto immediatamente il giro dei social network, in particolar modo Instagram e Tik Tok. Il rapper Zefe aveva già fatto parlare di sé nell’aprile del 2021, quando era stato denunciato per aver brandito un machete durante gli scontri con i poliziotti intervenuti nel quartiere di San Siro, a Milano, per disperdere una folla scesa in strada per girare il video di un altro cantante, Neima Eizza. Il 21enne, nelle immagini riprese dalle forze dell’ordine appariva in primo piano con un machete che rivolge contro gli agenti disposti in assetto antisommossa. Nei testi delle sue canzoni, d’altra parte, si parla spesso di vita di strada, malavita, criminalità e di scontri con le forze dell’ordine. Strappavamo le collane è il titolo di uno dei brani che su YouTube vanta oltre mezzo milione di visualizzazioni. "Ti leviamo il braccialetto soprattutto se Dior" canta il rapper Zefe. "Il questore cosa ha detto? Tanto ci vediamo al processo" è la strofa di un altro brano.

Lorenzo Muccioli