I medici lo salvano e lui gli cucina la piadina

Maurizio Magi, 65enne di Misano, è tornato all’ospedale di Verona per ringraziare chi l’ha operato al pancreas: "Avevo fatto una promessa"

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Una piadina romagnola per tutti. Per i medici, per gli infermieri. Tutti. Tutti i sanitari dell’Unità Operativa Complessa Chirurgia del Pancreas dell’ospedale Borgo Roma di Verona, lì dove Maurizio Magi, 65enne di Misano Adriatico, è stato salvato dall’équipe del professor Roberto Salvia e Giovanni Marchegiani. A quei sanitari verso i quali Maurizio, grande appassionato di motociclismo e centauro di razza, nonché membro del Moto Club di Misano, aveva "una promessa da mantenere, quella di tornare nel luogo in cui mi hanno salvato e omaggiarli del piatto tipico della mia terra".

La storia di Maurizio Magi, che a Riccione è titolare di una libreria, comincia nel 2019, quando "a 62 anni mi viene diagnosticato un tumore al pancreas – ripercorre Magi, ora 65enne –. In quel momento, i medici senza tante mezze misure mi hanno messo di fronte a una situazione chiara, drammatica, ma senza fronzoli. Una situazione per cui mi sono da subito impegnato, affidandomi alla professionalità dell’équipe del reparto diretto da Claudio Bassi". Da questo momento, la sfida di Maurizio è cominciata e Magi non ha mai rallentato. Chilometro dopo chilometro, una terapia dopo l’altra, come in sella alla motocicletta che tanto ama, il 65enne di Misano ha percorso la propria strada di cura. "Prima ci sono stati tutti i cicli di terapia necessari – continua –. Poi, infine, il 5 giugno del 2020 sono stato operato al pancreas".

È a questo punto, a seguito della buona riuscita dell’intervento, che in Magi è nata l’idea, "il desiderio di ripagare ciò che quelle persone avevano fatto per me". E come farlo se non restituendo un po’ di gioia al personale del nosocomio veneto, portando in tavola per tutti la tipica piadina di Misano. "Con me sono venuti alcuni esponenti del Moto Club, per aiutarmi a portare avanti questa iniziativa e soprattutto a ripagare il debito che avevo nei confronti dei medici dell’ospedale di Verona". D’altronde, Magi è un uomo di parola e "era importante per me mantenere fede alla promessa".

Detto fatto. Mercoledì Magi è tornato a Verona e lì ha sfornato piadine "per 350 persone", perché si sa, una piadina tira l’altra "e dopo l’iniziativa si è allargata ad altri sanitari dell’ospedale". Non solo, perché la gratitudine di Magi ha sì attirato l’attenzione del direttore generale del Borgo Roma, Callisto Marco Bravi, che lo ha accolto, ma anche del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha fatto rimbombare la storia di solidarietà sul proprio profilo social. "Non mi aspettavo tutto questo interesse – rivela Maurizio Magi –. Ho voluto solo restituire qualcosa a chi mi ha salvato e a chi ora mi tiene monitorato con visite cicliche di controllo".

f.z.