"I nostri cent’anni festeggiati in famiglia"

Centinaia di persone hanno celebrato a villa Lodì Fè il compleanno della città. Gli spettacoli e il brindisi dei sindaci

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Sotto un cielo costellato da una miriade di luci, migliaia di persone ieri sera hanno brindato al centenario dell’autonomia comunale di Riccione. Un brindisi in una coppa extralarge con una performer che ha danzato tra le bollicine. Per partecipare alla festa nel parco della storica villa Lodi Fè c’è chi è arrivato prima dell’apertura dei cancelli, avvenuta sulle note dell’epoca, rivisitate in chiave moderna da La Maquina Parlante di Matteo Scaioli, strumentista, compositore e produttore. E’ partito così il viaggio nel tempo, proprio da quel 19 ottobre 1922, giorno in cui Riccione con Regio decreto ottenne l’autonomia comunale. Il percorso è continuato fino agli anni Cinquanta con Matteo Faieta e i grandi successi internazionali di quegli anni. Atmosfere condite con la danza dei ballerini Elegant Performer di Riccione Dance Center e i danzatori Sara Filipucci e Andrea Rossi. Applauditissimo lo show "Tre x 2 - tra radio e tv", concerto omaggio alla musica italiana dei Gemelli di Guidonia.

Tra il verde intere famiglie, operatori e i sindaci degli ultimi anni, da Terzo Pierani a Massimo Masini, da Daniele Imola a Renata Tosi. Tutti presenti, tranne purtroppo Massimo Pironi tragicamente morto due settimane fa con i sei ragazzi del Centro21 nell’incidente sull’A4. Per tutti loro, intorno alle 20, una ballerina del Gravity di Elementz Art tra evoluzioni acrobatiche ha lanciato in cielo un velo rosso tra la commozione generale dei presenti. Pochi minuti alle 21 ed ecco il tanto atteso brindisi con la Water Ball di Elementz Art, alta quattro metri, e la spettacolare torta formata da dolcetti monoporzione, preparati dalle principali pasticcerie della città. Un momento preparato dal consorzio d’area di Viale Ceccarini in tandem con i comitati Promoalba-Viale Dante, Riccione Alba, Riccione Abissinia, Viale Tasso e Riccione Paese.

"Abbiamo sempre festeggiato i compleanni in una dimensione intima, senza i nostri ospiti. Tra di noi, come una famiglia - ha detto la sindaca Angelini – Non mi dispiace che questo momento sia tutto per noi. Per l’Italia, per l’Europa, esiste una Riccione che è il simbolo della festa, l’identificazione della leggerezza come stile di vita. Questa Riccione esiste perché a crearla sono i riccionesi. Siamo diventati migliori, anche più ricchi, aprendo le porte di casa nostra a chi aveva bisogno. In questi cento anni abbiamo attraversato momenti di dolore lacerante ma abbiamo sempre saputo risollevarci perché lo abbiamo fatto insieme. Col cuore. Viva Riccione, viva i riccionesi".

Nives Concolino