I sindaci spengono il riscaldamento "Impianti accesi solo da novembre"

Secondo le previsioni meteo il caldo anomalo continuerà per settimane, giro di vite nel Riminese: scattano le ordinanze dei Comuni per evitare gli sprechi, uniche eccezioni per scuole, asili e ospedali

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L’ottobrata continua, e i sindaci si adeguano. Posticipando di una decina di giorni l’accensione degli impianti di riscaldamento. Da oggi nella provincia di Rimini, secondo quanto disposto dal piano nazionale per il risparmio energetico, è possibile attivare gli impianti, per un massimo di 13 ore giornalieri. In realtà in diversi comuni i sindaci, a partire da quello di Rimini Jamil Sadegholvaad, hanno deciso di posticipare l’accensione del riscaldamento, per tutti, con un’apposita ordinanza. Il piano nazionale dava facoltà ai primi cittadini di poterlo fare, e tanti sindaci del Riminese, dopo aver consultato le previsioni meteo, hanno deciso di firmare provvedimenti per rinviare l’accensione del riscaldamento.

"Abbiamo deciso di posticipare al 2 novembre – annuncia Sadegholvaad – l’attivazione degli impianti. Una scelta presa alla luce delle alte temperature di questi giorni, che ha un duplice obiettivo: ridurre i consumi energetici e risparmiare sul costo delle bollette". La misura "non riguarda l’ospedale, le cliniche, le case di cura, asili nido e scuole materne, piscine e saune, attività industriali e artigianali". Altri comuni del Riminese hanno scelto di posticipare l’attivazione degli impianti al 3 novembre. È il caso di Riccione, dove la sindaca Daniela Angelini ha firmato l’ordinanza ieri, così come di Coriano, Verucchio e altri. Anche il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni è deciso a varare a breve il provvedimento. "Intanto – spiega – abbiamo deciso di tenere gli uffici comunali chiusi al sabato, visto che ci sono al lavoro poche persone al sabato. Lo facciamo per risparmiare sui consumi". I sindaci che non hanno adottato ancora l’ordinanza, hanno già stabilito di rinviare a novembre l’attivazione del riscaldamento negli uffici comunali. "L’accensione – conferma da Bellaria Filippo Giorgetti – è stata posticipata al 3 novembre". Così faranno pure a Santarcangelo. Dove - al pari di altri comuni - si sta lavorando anche a un corposo pacchetto di misure per il risparmio energetico. Anche a Cattolica si sta valutando di posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento.

Manuel Spadazzi