I voli russi di San Marino sanzionati dall’America

Tra i passeggeri della Skyline Aviation il patriarca Kirill, banchieri e alti dirigenti del governo Putin. Alla compagnia è stata sospesa la licenza prima della guerra

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Nelle sanzioni americane verso la Russia rispunta San Marino. E rispuntano, collegati al Titano, lussuosissimi jet sui quali avrebbero viaggiato in Crimea e Ucraina il patriarca di Mosca, Kirill, la moglie dell’ex primo ministro Medvedev, la conduttrice della tv di Stato Nailya Asker-Zade e altri dirigenti russi di altissimo livello. Jet (un Gulfstream G450 da 40 milioni e tre Bombardier) collegati alla Skyline Aviation, società che, sei anni fa, aveva ricevuto dall’Autorità dell’aviazione civile di San Marino l’autorizzazione al trasporto passeggeri. Società che ora sembra essere finita nel mirino del dipartimento del Tesoro americano che dà la caccia ai patrimoni degli oligarchi più vicini al Cremlino. La società che gestiva aeromobili e che dava in utilizzo a chi ne faceva richiesta non è però più operativa da più di un anno. La sua licenza, spiegano dal Titano, è stata sospesa e ora la società si trova in liquidazione volontaria.

Provvedimento che è stato preso ben prima dell’invasione russa in Ucraina e, quindi, anche delle successiva sanzioni verso la Russia. Società che, secondo un quotidiano italiano che ha riportato la notizia, avrebbe un ruolo di copertura della grande banca pubblica russa Vtb, da vent’anni feudo del ‘putiniano di ferro’ Andrej Kostin. Così, gli americani hanno inserito nella loro lista nera Skyline Aviation.

Secondo alcune fonti quei jet privati da 7.000 euro all’ora sarebbe stato utilizzato anche dall’ex capo di stato maggiore del Cremlino, Sergey Ivanov, ma pure dal vice primo minustro Yuri Trutnev, dal fiduciario di Putin, Nikolai Tsukanov.