Il bilancio dell’estate. La tassa di soggiorno gonfia i conti pubblici: "Va meglio del 2019"

In municipio a Rimini tirano le somme dei primi otto mesi dell’anno. Gli incassi derivanti dall’imposta hanno superato gli 8 milioni. Era dall’anno prima del Covid che non si superava questa soglia.

Il bilancio dell’estate. La tassa di soggiorno gonfia i conti pubblici: "Va meglio del 2019"
Il bilancio dell’estate. La tassa di soggiorno gonfia i conti pubblici: "Va meglio del 2019"

Otto milioni di euro. In municipio rappresentano una soglia psicologica che fa dimenticare la pandemia e porta il sorriso. Sono 8 milioni e 85mila euro le entrate del Comune di Rimini legate all’imposta di soggiorno nel periodo che va da gennaio ad agosto di quest’anno. Sono tante, più di quanto era accaduto un anno fa quando nel medesimo periodo si arrivò a 7 milioni e 891mila euro. Soprattutto gli 8 milioni di euro nelle casse pubbliche sono più di quanti ne arrivarono nel 2019, l’anno che precedette il Covid. Allora i primi otto mesi dell’anno chiusero con 8 milioni e 18mila euro. Questione di qualche decine di migliaia di euro, una somma ininfluente sul bilancio del Comune, tuttavia il dato mostra come il turismo negli ultimi quattro anni è cambiato. Le aliquote dell’imposta sono state ritoccate lo scorso anno dal Comune ma solo per quanto riguarda gli affitti brevi, una parte da sempre residuale negli incassi che provengono per la quasi totalità dal comparto alberghiero.

Il dato dell’incasso rispecchia l’andamento dell’annata che ha visto Rimini essere l’unica località della costa ad aumentare nei primi sette mesi le presenze rispetto allo scorso anno. Tuttavia se su base annua l’aumento di presenze certifica il miglior risultato rispetto al 2022, non accade la medesima cosa se si guarda al 2019, l’anno che ha preceduto la pandemia. Allora nei primi sette mesi le presenze erano state de 13,8% superiori. Se oggi gli incassi della tassa di soggiorno sono aumentati lo si deve anche a uno spostamento della clientela sugli hotel a 3 e 4 stelle dove l’obolo quotidiano è maggiore, e alla capillare verifica che stanno facendo gli uffici comunali che quest’anno chiedono resoconti mensili.

Facendo un passo indietro al mese di agosto, gli incassi delle imposte versate dai turisti restano inferiori rispetto al 2019, ma di poco, meno di 60mila euro, nonostante in agosto gli albergatori abbiano lamentato un crollo delle presenze nella prima parte del mese.

Intanto settembre, graziato da temperature estive ed eventi, sta proseguendo sulla strada già battuta nei mesi precedenti, tant’è che rispetto ai primi 9 mesi del 2022, il versamento dell’imposta di soggiorno è più alto del 2,4%. Mentre è dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. E non è finita. La parte conclusiva del mese potrà contare su diverse iniziative e manifestazioni tra cui diversi congressi. Al Palas tra il 29 e il 30 settembre arriveranno oltre 2.500 medici. Spazio anche allo sport all’RDS Stadium con un evento di karate a livello europeo.

Infine il 29 settembre si svolgerà al teatro Galli il convegno dal titolo: ‘L’imposta di soggiorno per incentivare il turismo’. Un’occasione per conoscere le modifiche normative dell’imposta di soggiorno, semplificare gli adempimenti, i controlli e aumentare i servizi per una migliore accoglienza turistica durante le tre ore di discussione.

Andrea Oliva