Il business del turismo dentale Smascherato autista evasore, nascosti al fisco 440mila euro

Organizzava viaggi dall’Italia alla Croazia, ma la sua società aveva sede legale in Bulgaria. Scoperto dalla Guardia di Finanza: scattano multe e segnalazione all’Agenzia delle Entrate.

Il business del turismo dentale  Smascherato autista evasore,  nascosti al fisco 440mila euro

Il business del turismo dentale Smascherato autista evasore, nascosti al fisco 440mila euro

È un mercato che negli ultimi anni ha conosciuto grande fortuna: quello dei tantissimi italiani che decidono di recarsi in Croazia per ‘rifarsi’ i denti, approfittando dei prezzi concorrenziali che vengono applicati oltre il confine. A Zagabria e dintorni le cliniche odontoiatriche sono spuntate come funghi e da ogni Regione si organizzano comitive per varcare la frontiera e ottenere così otturazioni e impianti a tariffe stracciate. Un’autista misanese cinquantenne, stando alla ricostruzione della Guardia di Finanza di Rimini, aveva colto al volo l’occasione, buttandosi a capofitto nel business dei viaggi sanitari in Croazia. Peccato solo che, secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle, l’uomo avrebbe portato avanti la sua attività di autotrasportatore con un pullmino di sua proprietà attraverso una serie di escamotage per eludere il Fisco, risultando di fatto una sorta di evasore totale e sottraendo alle casse dello Stato parecchie decine di migliaia di euro. La segnalazione è scattata a seguito di un controllo approfondito svolto dai militari della tenenza di Cattolica. In un primo momento, stando a quanto scoperto dai finanzieri, l’autista avrebbe svolto il proprio lavoro completamente ‘in nero’, risultando quasi completamente invisibile ai radar dell’Agenzia delle Entrate. Successivamente aveva dichiarato di esercitare il mestiere di autotrasportatore per il tramite di una società che sulla carta aveva sede in Bulgaria. In questo modo aveva potuto beneficare di una tassazione agevolata rispetto a quella italiana. Di fatto, tuttavia, la sua clientela era composta quasi esclusivamente da cittadini italiani, e i viaggi avvenivano per lo più lungo la tratta tra il nostro Paese e la Croazia (80 euro il costo per andata e ritorno), con l’obiettivo appunto di accompagnare i pazienti desiderosi di risparmiare qualche centinaio di euro nelle cliniche odontoiatriche della nazionale oltre il confine. Si tratta del cosidetto fenomeno dell’esterovestizione, che si ha quando una società simula di essere residente all’estero per non essere assoggettata al regime tributario italiano. Le Fiamme Gialle hanno constatato ricavi non dichiarati al Fisco per oltre 440mila euro in un periodo di quattro anni. L’autotrasportatore è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate per il recupero dei ricavi a tassazione: nei suoi confronti scatteranno anche delle sanzioni amministrative, così come previsto dalla legge.