Il ’caso Fussi’ agita anche la maggioranza

Santarcangelo, mal di pancia nella coalizione dopo l’assunzione dell’ex vicesindaca in Comune

Il ’caso Fussi’ agita anche la maggioranza

L’ex vicesindaca Pamela Fussi, è stata per dieci anni in giunta: da giugno è la capogruppo della lista civica Più Santarcangelo

Rischia di diventare un caso anche in maggioranza l’assunzione in Comune di Pamela Fussi, ex vicesindaca. La Fussi ha partecipato e vinto la selezione per un posto (a tempo determinato) di funzionario del nuovo staff di sindaco e giunta. I candidati per il ruolo erano 52. Insieme alla Fussi sono stati assunti (sempre a tempo determinato) altri due collaboratori per lo staff: il portavoce e una funzionaria addetta alla comunicazione e alla segreteria. Ma è il caso dell’ex vicesindaca, in giunta per 10 anni con Alice Parma e da giugno capogruppo in consiglio di Più Santarcangelo (un ruolo da cui ora si dimetterà) a tenere banco. "Mi chiedo se Più Santarcangelo è una lista politica o di collocamento", ha attaccato ieri dalla minoranza Gabriele Stanchini, consigliere di Alleanza civica. Che potrebbe voler andare a fondo sulla questione. Non fa sconti neanche Walter Vicario, commissario di Forza Italia: "Stiamo parlando di posti pubblici, le competenze richieste non possono essere un elemento solo e unicamente discrezionale. Già in passato ci siamo occupati di strani concorsi fatti dal Comune di Santarcangelo". Secondo Vicario è mancata la trasparenza. "Avrebbero fatto più bella figura con nomine dirette", visto che i nomi "circolavano già, in città, quando i bandi sono usciti".

Attacca il centrodestra, nessuna dichiarazione invece da parte della stessa Fussi e di Più Santarcangelo. E anche nel Pd nessuno vuole commentare. Ma in maggioranza i mal di pancia ci sono. Nel Pd così come in Pensa - Una mano per Santarcangelo, l’altra lista civica che fa parte della coalizione. Tanto che c’è chi vorrebbe chiedere già, al sindaco Filippo Sacchetti, una verifica della maggioranza. Non sono solo rumors. "Abbiamo davanti cinque anni di amministrazione – sottolineano alcuni esponenti della maggioranza, che chiedono l’anominato – e ci aspetta tanto lavoro da fare. È importante avere una linea condivisa".