Il commercio respira "Vicini ai livelli del 2019"

Riccione, operatori soddisfatti per le vendite e più ottimismo per il futuro. Montali (viale Ceccarini): "I turisti cercano qualità e da noi la trovano"

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Dopo due anni difficili a causa della pandemia, il commercio a Riccione sembra riprendere quota. Stando al volume delle vendite, i numeri si avvicinano a quelli del 2019. In centro c’è movimento e in tanti, ancora interessati agli articoli estivi, fanno shopping. Non mancano i malumori per i saldi che, secondo i commercianti riccionesi, partono troppo presto, mentre ancora c’è chi fa rifornimento dell’estivo. Pollice verso pure nei confronti dei ‘furbetti’ che con vari escamotage hanno cominciato a fare sconti e saldi settimane prima del previsto. Un brutto vizio, lamentano, favorito dalla mancanza di controlli. Al di là di questo, il trend delle vendite riporta un tenue sorriso sul volto dei negozianti. Ne dà conferma Barbara Montali, operatrice, nonché vicepresidente del consorzio d’area di viale Ceccarini. "Registriamo una lieve positività negli acquisti, una ripresa legata soprattutto alla bella stagione, al gran caldo di questi giorni che invoglia a comprare, qualcuno inizia già a chiedere l’invernale, perché qui da noi i turisti trovano cose che nelle loro città non trovano. Notiamo pure un maggiore interesse per gli articoli di qualità, c’è una selezione molto alta nella tipologia di acquisto, poco ma buono, la scelta nell’abbigliamento viene fatta sulla qualità dei tessuti. C’è una ricerca particolare del prodotto, si legge attentamente l’etichetta e il made in Italy viene valutato di più dall’italiano stesso, che prima non ci faceva caso. Questo ora fa la differenza, è un cambio di marcia". È quanto la Montali si è sentita ripetere anche da altri colleghi del "salotto", concordi pure sul tema dei saldi: "Il loro inizio è troppo anticipato – rimarca –, partono proprio in luglio, mentre da noi arriva la clientela migliore". "Questo è vero, ma nel contempo – osserva un’altra negoziante del centro – nella situazione economica generale in cui versa il nostro Paese è pure vero che l’italiano attende e considera i saldi come momento importante per gli acquisti, perché hanno ancora due mesi per indossare quei capi che poi possono sfruttare l’estate successiva".

Che nel commercio le cose stiano andando meglio lo conferma anche Oscar Del Bianco del Block 60, anche se con molta cautela: "Va abbastanza bene, si va verso i livelli del 2019, sperando che la pandemia e la guerra non ci facciano registrare altre battute d’arresto". Sui saldi aggiunge: "Purtroppo molti, anche tramite telefonini, hanno cominciato a farli un mese prima di quanto è previsto dalla legge e nessuno ha detto e fatto niente, mentre servono controlli. I saldi andrebbero posticipati, anche perché a me quindici giorni prima è arrivato altro estivo. Ma è pur vero che a volte senza questi non si vende".

Nives Concolino