
Lo stabilimento numero 5 di Riccione (al confine con Misano) è stato venduto per 350mila euro: il Comune ne aveva chiesti 493mila
Riccione, 11 aprile 2025 – Un intero stabilimento balneare di Riccione viene acquistato e non andrà a bando per la concessione perché privato. L’affare lo ha fatto una società la cui sede è al di fuori dei confini riccionesi, a dimostrazione di quanto possa essere appetibile l’arenile della Perla.
Si tratta dello stabilimento 5, spiegano dall’amministrazione comunale, che qui aveva acquistato anni fa da Ceschina i terreni di spiaggia che non rientravano in quelli demaniali. Poi, nel 2022, l’allora amministrazione comunale partì con le aste per aggiudicare i vari lotti. Nelle prime quaranta zone del litorale, a partire dal confine con Misano, il Comune mise in vendita diversi frustoli di terreno. Alcuni di questi erano ampi poche decine di metri quadrati, altri avevano dimensioni maggiori e valori compresi tra i 40mila e i 70mila euro circa. La maggior parte dei lotti è stata acquistata. Uno di questi, di recente, anche dalla società che fa capo al Club del Sole, il gruppo che nella zona sud gestisce due villaggi turistici. Un investimento a fianco della zona di spiaggia libera all’altezza del bagno 7 che mostra quanto anche la società dei due villaggi turistici reputi strategico avere uno ‘sbocco’ in spiaggia.
Nelle ultime settimane si sono perfezionate le ultime vendite relative a 4 lotti. Si è dovuti passare dal consiglio comunale perché dopo diverse aste deserte si era andati a trattativa privata e le offerte giunte erano al di sotto dei valori da perizia stimati dal Comune. Infine il consiglio ha approvato le offerte e la vendita si è chiusa, in attesa del rogito dal notaio. I
primi due lotti, acquistati dalla stessa persona coprono 167 metri quadrati, mentre il terzo è di 260 metri quadrati, pagato 32mila euro. La vera curiosità riguarda il quarto lotto acquistato da una società che non sarebbe riccionese. L’area è ampia n, di fatto è quasi interamente il bagno 5 di Riccione. Il Comune lo aveva stimato 493mila euro, mentre l’offerta arrivata si è fermata a 350mila.
Per l’amministrazione comunale il prezzo è comunque giusto. La società si è portata a casa uno stabilimento che non andrà a bando trattandosi di terreno privato e non demaniale. Dunque non ci sarà alcuna scadenza della concessione per i nuovi proprietari dello stabilimento. Per questo stabilimento, come accadrà in altre situazioni nella zona nord di Rimini, a Torre Pedrera, non accadrà pressoché nulla quando le concessioni demaniali andranno a bando entro il 30 giugno del 2027.